Il Consiglio dei Ministri di venerdì 4 giugno ha dato il via libera alle 500 assunzioni per la cabina di regia che dovrà gestire i fondi del Next Generation EU e e al bonus figli per le famiglie. Per la gestione del Recovery saranno assunti tecnici, economisti e ingegneri, anche se la composizione esatta della task force non è stata definita. Dovrebbero comunque avere le maggiori risorse la Ragioneria dello Stato, Palazzo Chigi, il Tesoro, il ministero dell’Innovazione e quello delle Infrastrutture. Prevista anche l’assunzione di 1.000 esperti multidisciplinari a disposizione degli enti locali. In totale la assunzioni, secondo il testo voluto dal ministro Renato Brunetta, saranno quasi 20.000. Il consiglio dei ministro ha anche approvato il cambio al vertice dell’Anpal: su proposta del ministro Andrea Orlando, è stato scelto Raffaele Tangorra, segretario generale del ministero del lavoro, a commissario dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.
Per quanto riguarda invece l’assegno unico, si tratta per ora di un “assegno ponte” per sei mesi, erogato dal primo luglio al 31 dicembre alle famiglie con figli da zero a 18 anni. Poi dal primo gennaio 2022 diventerà permanente e universale, incardinato nella riforma fiscale in sostituzione di detrazioni e bonus esistenti che per ora dunque non vengono abrogati, ma restano in vigore fino a fine anno. Dal 1° luglio dunque due milioni di famiglie con reddito Isee inferiore a 50mila euro percepiranno il bonus, ma il Cdm ha chiarito che nulla sarà tolto a quelle famiglie che già hanno le detrazioni per i figli. L’importo massimo mensile è 167,5 euro per primo e secondo figlio, maggiorato del 30% dal terzo figlio in poi. E dunque l’importo massimo per famiglie con due figli raddoppia a 335 euro. Più che triplica a 653 euro con tre figli. L’importo cala al crescere dell’Isee. E si azzera appunto con Isee oltre 50 mila euro.