Il Cda di Carige accoglie di fatto la richiesta della Fondazione di dilatare i tempi dell’aumento da 800 milioni. Nella riunione di questa mattina il consiglio, secondo quanto si apprende, si è impegnato ad eseguire la ricapitalizzazione a giugno pur esercitando la delega per l’avvio dell’aumento di capitale entro fine marzo. Una soluzione che, rileva il cda, non rende necessaria la convocazione di un’assemblea straordinaria d’urgenza come richiesto dalla Fondazione. Ora la palla passa alla Fodnazione che riunisce il Cda alle 17 e dovrà decidere se ritiene accolta la propria proposta di aumento posticipata ritirando di conseguenza la richiesta di assemblea straordinaria.
Nel complesso sembra che la banca abbia voluto scegliere una soluzione soft in grado di accontentare tutti, all’indomani di una giornata difficile che a Roma ha visto i vertici della banca convocati da Bankitalia (per verificare la possibilità di un aumento a giugno) e a Genova ha visto le dimissioni di due consiglieri della Fondazione, Guido Alpa e Andrea D’Angelo, in aperta polemica proprio con la linea morbida intrapresa dal presidente Paolo Momigliano, fautore di un percorso condiviso con la banca sull’aumento. La stessa Fondazione aveva infatti portato all’attenzione della banca una duplice proposta: un rinvio vero e proprio dell’esercizio della delega o, come ha scelto la banca, l’esecuzione a giugno dell’aumento. Baca Carige cede lo 0,87%.