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Cattolica prepara un aumento da 500 milioni

Imagoeconomica

Il Consiglio d’amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha dato mandato al management del gruppo di preparare un piano per un aumento di capitale da 500 milioni di euro. Il primo passo in questa direzione sarà l’assemblea dei soci di sabato prossimo, che dovrà approvare la delega allo stesso Cda in vista dell’operazione. È quanto si legge in una nota della compagnia assicurativa, che risponde così alle sollecitazioni arrivate di recente dall’Ivass.

Come prescritto dall’Istituto di Vigilanza, Cattolica non userà le risorse incamerate con l’aumento per finanziare l’espansione del gruppo, ma per rafforzare la posizione patrimoniale, indebolita dalla crisi del coronavirus.

Nel dettaglio, in risposta ad alcune richieste di chiarimento arrivate dalla Consob, la compagnia fa sapere che il gruppo presenta un solvency ratio pari a 133%, mentre la capogruppo raggiunge il 141%. I dati fanno riferimento al 12 giugno e sono entrambi al di sopra della soglia regolamentare del 100%.

L’aumento di 500 milioni “porterebbe il solvency ratio del Gruppo Cattolica a circa 172% – prosegue la nota – ampiamente sopra le soglie del Sistema di Propensione al Rischio e all’interno dell’intervallo di valori obiettivo attesi in sede di presentazione del Piano Industriale 2018-2020 (160%-180%)”.

D’altra parte – come rilevato dalla stessa Ivass – le situazioni più preoccupanti sono quelle di due società controllate da Cattolica, ovvero Bcc Vita e Vera Vita, il cui indice di solvibilità si attesta poco al di sopra del limite, rispettivamente al 111 e al 110%.

Di gran lunga migliore, invece, la posizione patrimoniale delle altre due principali controllate del gruppo, Lombarda Vita (solvency ratio al 259%) e Tua Assicurazioni (157%).

Anche per quanto riguarda le controllate, l’aumento di capitale “ripristinerà le soglie di propensione al rischio, riviste al rialzo al fine di tutelare le compagnie da eventuali nuovi movimenti avversi dei mercati finanziari – conclude la nota – Sono previsti interventi tali da portare il solvency ratio stimato alla medesima data almeno al valore di 150% per tutte le Compagnie del gruppo”.

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