Il Consiglio d’amministrazione straordinario della Cattolica Assicurazioni in programma per domani può segnare la fine del discusso presidente Paolo Bedoni, il ras della compagnia veneta che due anni fa estromise a sorpresa l’ad Alberto Minali ma che ora è finito nel mirino dell’Ivass che ne chiede la testa per le sue opache operazioni. Le accuse dell’Authority delle assicurazioni, presieduta dal Direttore generale della Banca d’Italia, Daniele Franco nei confronti della governance di Cattolica e in particolare di Bedoni sono durissime.
L’Ivass rimprovera al presidente-padrone delle Cattolica Assicurazioni di aver tenuto “condotte fuori dai canoni di cautela e prudenza, anche in contrasto con lo statuto societario, che ne hanno alterato il processo di formazione delle decisioni e che, per la loro opacità, hanno pregiudicato il diritto degli amministratori all’assunzione di decisioni informate” e messo in pericolo la solvibilità della compagnia. Warren Buffett, che con la sua Berkshire è il primo azionista della Cattolica, seppe solo a cose fatte del licenziamento di Minali con cui aveva negoziato l’investimento e l’ingresso nel capitale.
Ecco perchè l’Ivass chiede a Cattolica una netta “discontinuità” nella governance e un rapido ricambio “che coinvolga in particolare il presidente e gli altri componenti a cui sono ascrivibili le criticità” emerse dal Rapporto dell’Authority.
Molte le operazioni pilotate da Bedoni finite nel mirino: la joint con Banco Bpm, gli investimenti in H-Farm e nel Fondo Cà Tron HCampus, l’acquisto di azioni proprie e le remunerazioni dei vertici della compagnia.
In qualche modo la tempesta che ha investito Cattolica Assicurazioni pone problemi anche a Generali che nei mesi scorsi ha rilevato poco meno del 25% della compagnia veneta. In vista del rinnovo dei vertici della prossima assemblea di primavera, sembra difficile che il cda uscente di Cattolica possa presentare una propria lista di candidati e questo potrebbe spingere Generali a farlo ma, se dovesse accadere, ciò comproverebbe il controllo di fatto del Leone e obbligarlo a lanciare l’Opa sulla compagnia veneta.
Bedoni ha dichiarato al Corriere della Sera che si dimetterà alla prossima assemblea di primavera, ma bisognerà vedere se l’Ivass gli darà il tempo di farlo.