Oggi la Cattolica Assicurazioni, terza compagnia assicurativa italiana per capitalizzazione ma prima per performance di Borsa nel 2018 con un rialzo del 17,6%, alza il sipario sul suo piano industriale 2018-2020, il primo da quando alla guida del gruppo è arrivato il nuovo Ad Alberto Minali e il primo da quando il principale azionista è diventato il mitico Warren Buffet, l’oracolo di Omaha, considerato il più grande value investor di sempre.
Non c’è dubbio che queste due novità abbiano dato appeal al titolo in Borsa e abbiano accresciuto le attese per la presentazione del nuovo piano che avviene stamattina a Palazzo Mezzanotte, la sede della Borsa di Milano in Piazza Affari. Ma le attese investono anche il cuore del piano e in primo luogo il processo di cambiamento e di digitalizzazione che la compagnia sta affrontando e dovrà sempre più affrontare.
Nei mesi scorsi Minali ha negoziato un nuovo accordo distributivo con Banco Bpm e il piano dovrà dimostrare come valorizzare tutte le potenzialità che l’accordo di bancassurance porta con sè e che, secondo Minali, possono far crescere in modo vistoso polizze e ricavi del gruppo.
Ma la comunità finanziaria vorrà anche capire se la compagnia veneta sia o no destinata a cambiare governance e forma societaria. L’arrivo di Buffett aveva fatto immaginare che Cattolica Assicurazioni si sarebbe, prima o poi, indirizzata verso il passaggio dalla forma cooperativa alla spa ma convincere i soci a un passaggio così forte non è facile e non è per oggi, anche se resta sullo sfondo al di là di ogni smentita di facciata.
Più attuale e immediato è invece il cambio di governance con il passaggio a un modello monistico classico, imperniato sul consiglio d’amministrazione che darebbe più velocità e più trasparenza al processo decisionale della Cattolica. Su tutto questo e, in primo luogo, sui nuovi target, oggi Minali scoprirà le carte e farà da apripista alla lunga serie di nuovi piani industriali che sono in rampa di lancio e che domani riguarderanno Leonardo e poi, via via, Intesa Sanpaolo e Poste Italiane, Tim e Terna.
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