Cattolica Assicurazioni è in prima linea a sostegno del Terzo Settore, unica Compagnia a livello nazionale ad avere una Business Unit completa dedicata.
Oggi la Compagnia veneta, che sta completando il piano di integrazione previsto con il gruppo Generali, ha presentato “Il Non Profit in evoluzione” il primo rapporto su fabbisogni assicurativi, scelte ed esigenze degli Enti.
“Cattolica è storicamente attenta al mondo del volontariato che è parte del suo Dna” ha detto Samuele Marconcini, AD di Cattolica. “Siamo l’unica Compagnia a livello italiano a poter vantare una Business Unit completa, dedicata a queste realtà, un’eccellenza indicata nelle leve di sviluppo del piano di integrazione previsto da Generali”.
Terzo settore: una realtà che impegna oltre 5,5 milioni di volontari da Nord a Sud. Rappresenta il 5% del PIL italiano
Il Terzo Settore, ordinato e riorganizzato da una nuova legge del 2017, è una realtà con oltre 360.000 enti e circa 900.000 dipendenti, che impegna oltre 5,5 milioni di volontari da Nord a Sud e che rappresenta il 5% del PIL italiano, la stessa quota rappresentata dal settore dell’automitive, per fare un paragone.
“Siamo in grado di offrire non solo soluzioni assicurative, ma un vero e proprio servizio di gestione dei sinistri, consulenza, formazione e informazioni per la gestione degli Enti, grazie a professionisti qualificati” ha detto ancora Marconcini che ha sottolineato l’impegno di Cattolica “per proteggere questi mondi con soluzioni specifiche”. Il prodotto ad hoc di Cattolica si chiama Cattolica & Non Profit, soluzione modulare dedicata alla protezione di beni, patrimonio e persone.
Il Non Profit in evoluzione: settore ancora molto sottoassicurato vale, solo nel Danni, circa 500 milioni
Quello del Terzo Settore è un mondo ancora molto sottoassicurato: il 17,5% degli Enti conferma di non aver ancora sottoscritto le polizze obbligatorie per legge. “Un mondo che dal punto di vista assicurativo vale, solo nel Danni, circa 500 milioni di euro e di cui la nostra Società detiene una quota significativa di mercato” dice Marconcini.
L’indagine “Il Non Profit in evoluzione” realizzata da Cattolica Assicurazioni in collaborazione con il CESEN, Centro Studi sugli Enti ecclesiastici e sugli altri enti senza fini di lucro dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Innovation Team è stata presentata oggi in occasione dell’evento “In 4 per Voi – Conoscere, Accompagnare, Proteggere, Sostenere il Non Profit”, svoltosi alla Torre Generali CityLife di Milano.
“Occorre rafforzare la sostenibilità delle organizzazioni attraverso la ricerca di un equilibrio tra appropriate scelte di governance, assetti organizzativi funzionali all’attrazione di nuove risorse e adeguate strategie di gestione dei rischi” è stato detto durante la presentazione. “Gli Enti Non Profit e di Terzo Settore, adeguandosi alle sollecitazioni contenute nella Riforma del Terzo Settore, vivono un momento di forte evoluzione, chiamati a compiere il decisivo passaggio in termini di professionalità della gestione, capacità di fare rete e valutazione dei risultati.
Molti gli ambiti in cui è opportuna una copertura assicurativa: dall’attività dei volontari e degli amministratori, al patrimonio, pensando anche a strumenti di tutela contro nuovi rischi, quali cyber risk, protezione dei dati e forme di welfare assicurativo.
L’indagine, basata sulla lettura dei dati quantitativi disponibili dell’Istat e un’analisi qualitativa svolta attraverso interviste, focus group e una survey estensiva nei confronti di un campione di circa 500 organizzazioni, “ha inteso mappare un mondo interessato da profonde trasformazioni e comprenderne le sfide che dovrà affrontare” dice il comunicato. “L’insieme dei risultati acquisiti è stato rielaborato alla luce di tre paradigmi che rappresentano gli aspetti su cui le organizzazioni Non Profit dovranno misurarsi in futuro: stabilità, efficacia e gestione del rischio.
Con l’occasione è stata lanciata l’iniziativa benefica “Una mano a chi sostiene” in collaborazione con Fondazione Cattolica per sostenere progetti di inclusione sociale con una donazione complessiva di 500.000 euro.