Cattolica Assicurazioni chiude il bilancio 2019 con una raccolta premi complessiva in crescita del +19,9%, a 7 miliardi. Lo fa sapere la società in una nota, precisando che nel business Danni diretto si riscontra un incremento del 2,5%, mentre l’aumento della raccolta Vita è pari al 30,0%, con una crescente incidenza delle unit-linked (30,5% sul totale) e prodotti tradizionali a basso profilo di rischio.
Il risultato operativo sale del 3,1%, a 302 milioni. L’utile netto di gruppo registra però una flessione del 29,7% su base annua, calando da 107 a 75 milioni, scontando l’effetto di diverse poste straordinarie negative, come la perdita derivante dalla cessione di Cattolica Life (7 milioni) e svalutazioni su immobili (10 milioni). L’utile adjusted nel 2019 è pari a 103 milioni, in calo del 13,2% su base annua.
Il combined ratio passa dal 93,4% del 2018 al 94,3% del 2019 (+0,9 p.p.), nonostante l’impatto dell’aumento dei sinistri collegati agli eventi atmosferici sia stato del 6,4% dei premi netti, pari ad un aumento di 2,2 p.p. rispetto allo scorso esercizio.
Sul versante patrimoniale, l’indice Solvency II del gruppo è pari a 175%, mentre il patrimonio netto consolidato sale a 2,351 miliardi.
Per quanto riguarda l’epidemia di coronavirus, “l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in queste settimane sta mettendo a dura prova il sistema economico e finanziario dell’intero Paese – commenta Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni – ma abbiamo la forza e la competenza per superarla, come è già stato nella lunga storia della nostra società, con l’aiuto di ciascuno di noi e delle Istituzioni, nazionali ed europee. Anche Cattolica è chiamata a dare il suo contributo e, come sempre, farà di tutto per garantire sicurezza e sviluppo ai territori e alle comunità in cui opera”.
In particolare, Cattolica ha intrapreso una serie di iniziative per aiutare i clienti, gli agenti e la società in generale, per un impegno finanziario complessivo pari a circa 6 milioni di euro. Risorse divise fra erogazioni a favore dei clienti per far fronte alle interruzioni delle loro attività economiche e interventi a favore di strutture ospedaliere, segnatamente nelle province più colpite.