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Cattolica: accordo con la Cei per polizza sul rischio calamità

Imagoeconomica

Cattolica Assicurazioni ha stipulato un accordo con la Cei, Conferenza Episcopale Italiana, per una polizza assicurativa che garantisce la protezione dai rischi di catastrofi a tutte le 25.796 parrocchie delle 225 Diocesi italiane.

Il complesso delle opere edili delle parrocchie, ovvero chiesa, canonica intercomunicante e campanile, sarà coperto dai rischi di terremoto, alluvioni e inondazioni su tutto il territorio italiano.

“Questo accordo – ha dichiarato il presidente di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni – è frutto del lavoro di squadra compiuto dalle Direzioni tecniche e dalla Business Unit Enti Religiosi e Non Profit, strumento fortemente voluto da Cattolica per meglio interpretare i bisogni della Chiesa Italiana, un mondo al quale, per storia, identità e competenza, siamo tradizionalmente legati”.

“Questo accordo – si legge nella nota di Cattolica – assume un duplice significato. Industriale innanzitutto, perché il progetto, per l’entità della copertura, segna una pietra miliare per l’industria assicurativa italiana. La definizione di una copertura di tale portata ha richiesto un lavoro di analisi per la definizione corretta del rischio ed ha coinvolto i principali player della riassicurazione mondiale. In caso di calamità, Cattolica Assicurazioni attiverà il suo corpo peritale specializzato, mettendo a disposizione in maniera rapida e puntuale i fondi per la ricostruzione. Inoltre l’operazione è di particolare rilievo per il valore del patrimonio artistico di carattere religioso del nostro Paese”.

Alberto Minali, ad di Cattolica Assicurazioni, ha dichiarato: “Nel solco del Piano Industriale 2018-2020 e in continuità con l’impegno profuso da tempo da Cattolica nel settore degli Enti Religiosi, l’accordo raggiunto premia e valorizza la proposta distintiva del Gruppo Cattolica nell’innovazione di soluzioni assicurative, soprattutto rivolte a questo settore. In un Paese a forte rischio ambientale, idrogeologico e sismico come l’Italia, l’operazione assume anche un valore sociale e culturale di cui siamo particolarmente orgogliosi perché tutela un patrimonio che rappresenta l’identità stessa del Paese”.

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Categories: Economia e Imprese