E’ il giorno di Telecom Italia ed è quello del debutto di Flavio Cattaneo, nella nuova veste di Ad, che va subito al sodo: “Il gruppo ha il potenziale per ambire a risultati migliori”, afferma rivolto ai soci che sono arrivati in gran numero a Rozzano, alle porte di Milano. Gli azionisti mi hanno incaricato, spiega subito dopo, “di realizzare un rapido cambio di passo e di operare una marcata discontinuità manageriale”. Non si tratterà solo di tagliare i costi poiché “il mio approccio manageriale è sempre stato caratterizzato non solo dall’attenzione al contenimento dei costi, ma anche alla ricerca di condizioni stabili di crescita e creazione di valore per le aziende” , ricorda il manager al 60,48% del capitale ordinario arrivato sul posto per approvare il bilancio (72 milioni di perdite nel 2015) e gli incentivi al management. E’ presente Arnaud de Puyfontaine, Ad di Vivendi, che è il primo socio con il suo 24,68% del capitale con diritto di voto, seguito da JP Morgan Chase il 2,14% (oltre che il 2,69% senza diritto di voto), People Bank of China il 2,07% e Blackrock il 4,78%.
TITOLO IN RIALZO
Le parole di Cattaneo mettono in moto gli acquisti in Borsa e le azioni Telecom sono sotto i riflettori a Piazza Affari, con rialzi anche oltre il 3%. La contesa con Enel su Metroweb, sulla quale si dovrebbe pronunciare nel pomeriggio la Cdp, fa intravvedere possibilità di guadagno agli investitori, rassicurati dal piglio del nuovo Ad che prosegue nell’analisi: “il gruppo ha bisogno in Italia di un turn around e in Brasile, dove la situazione è più complessa, di una profonda ristrutturazione”.
Cattaneo ha ricordato che negli ultimi anni “i numeri continuano a disegnare una traiettoria di riduzione dei ricavi e di indebolimento aziendale”. L’industria delle tlc italiane, in effetti, negli ultimi sette anni ha perso strutturalmente un terzo del proprio valore, ossia 10 miliardi, “per effetto di una feroce competizione intra-industry, in alcuni casi senza senso”. In pratica, se il settore delle tlc nel 2006 valeva circa 30 miliardi in termini di spesa al cliente, in dieci anni è sceso a 20 miliardi. “In altri settori – ha rimarcato Cattaneo – sarebbe bastato molto meno per cambi disruptive”. Uno scenario che “richiede una rapida evoluzione del nostro modello di business basato sull’efficienza dei costi e sul ritorno alla crescita. La trasformazione è necessaria e deve essere implementata in tempi rapidi”.
TAGLIO DEI COSTI E PREMIO AI MANAGER
L’obiettivo di una riduzione dei costi di 1,6 miliardi entro il 2018 “è un target sfidante ma – credetemi – alla portata dell’azienda. Sono profondamente convinto che il contenimento delle spese operative sia un dovere etico per ogni manager, da perseguire però senza accettare compromessi sulla qualità, sull’innovazione e sulle performance commerciali”, assicura Cattaneo.
Ma proprio sul tema dei costi si sono incentrate le osservazioni di diversi azionisti che hanno giudicato “eccessivo” l’incentivo da 55 milioni riservato all’Ad e ad una ristretta squadra di manager da lui stesso indicati. Il premio è previsto sarà incassato in un’unica soluzione nel 2020 al raggiungimento di target sui costi, sul debito e sull’Ebitda che verranno perseguiti entro il 2019. Alla fine l’assemblea ha però approvato tutti i punti all’ordine del giorno: il bilancio 2015, la distribuzione del dividendo privilegiato di 2,75 centesimi di euro alle azioni di risparmio, la politica di incentivazione “Special award”, la riduzione a 16 membri del cda, la nuova denominazione “Tim spa”.
LA BANDA ULTRALARGA E LA FIBRA
E’ il tema del momento, mentre imperversa la battaglia con Enel sul piano per la fibra ottica. “La strategia ultrabroadband rappresenta una condizione imprescindibile per il ritorno alla crescita”, spiega ancora Cattaneo che indica tre linee guida per la nuova strategia di Telecom: “un più rapido roll out del piano FTTH, l’utilizzo combinato delle tecnologie rame e fibra delle nostre alternative architetturali con l’obiettivo di raggiungere la clientela nel modo più efficiente e l’anticipazione degli obiettivi di copertura 4G e di qualità del segnale per mantenere una posizione di leadership nel mercato mobile”.
SE ENEL ENTRA IN CAMPO, ARMI PARI
“L’ingresso di imprese da altri settori di rete nel mercato delle telecomunicazioni è certamente un fattore positivo” aggiunge il presidente Giuseppe Recchi che pone però una condizione: “Affinché, la concorrenza possa portare i benefici auspicati è indispensabile che i soggetti presenti sul mercato possano competere ad armi pari. Oltre a garantire un accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture di altri soggetti, si renderebbe necessario anche rivedere gli obblighi oggi in capo alla sola Telecom.
IL SOSTEGNO DI VIVENDI
Arriva l’avallo e il placet del primo azionista Vivendi. “Come socio di riferimento, Vivendi ribadisce la sua volontà di sostenere Telecom Italia nel suo sviluppo, in particolare nella broad band e affinché svolga un ruolo di primo piano nel mercato mondiale delle tlc”, ha affermato Arnaud de Puyfontaine in assemblea. “E’ tempo di re-inventare Telecom e darle i mezzi necessari per essere un operatore forte”, ha poi sottolineato,anche nel suo ruolo di vice-presidente di Telecom Italia. “Trasformare una società richiede volontà coraggio ed energia, ma noi ne abbiamo. Il management e tutte le parti interessate possono contare sul nostro supporto e sulla nostra determinazione per accompagnarli in questo ambizioso progetto di riposizionamento”, ha aggiunto il manager, esprimendo la sua “fiducia nel gruppo” anche per la presenza di una squadra di vertice competente. De Puyfontaine ha anche precisato di avere votato a favore del pacchetto remunerativo dei dirigenti “in quanto allineato ai progetti” degli azionisti. Vivendi – ha concluso l’a.d del gruppo francese – “sarà un azionista attivo e vigile per fare si’ che Telecom generi crescita e valore nel lungo termine”.
ENTRA IN GIOCO ANCHE EDISON
Se Enel entra nella fibra, Telecom entra nella fornitura di energia. Non lontano da Rozzano, a Milano in Foro Buonaparte, Marc Benayoun, neo Ad di Edison, ha presentato la nuova offerta di Edison per l’elettricità, e ha confermato che sono in corso trattative con il gruppo di Tlc: “L’idea è di promuovere nostre offerte con la loro rete”. “Con Telecom c’è una discussione, si tratta di un’operazione per usare un canale di commercializzazione molto potente. – ha aggiunto – E’ tuttavia necessario trovare un punto d’accordo sull’aspetto commerciale e finanziario. Non è la prima volta che ci sono, nel settore dell’energia, accordi commerciali con altre reti. E’ una discussione interessante per entrambe le parti ma non c’è ancora un accordo”.
SFIDA SULLA FIBRA A PERUGIA
Enel presentava oggi l’avvio delle connessioni in fibra a Perugia (80.000 immobili collegati in Ftth entro il 2017), legate al piano di sostituzione dei nuovi contatori digitali. E proprio stamattina Telecom Italia ha annunciato che a Perugia, grazie al cablaggio di 200 edifici, partirà con i primi mille collegamenti superveloci, fino a un Giga. Anche a Milano, ha concluso Cattaneo, sono in vista collegamenti per 600 famiglie a partire da giugno. La sfida continua.