Rivoluzione catastale per gli abitanti di Roma. Le rendite di 175 mila immobili in zone di pregio della Capitale sono destinate a crescere: l’Agenzia delle Entrate ha parlato di “una significativa differenza tra il valore di mercato e quello catastale”, specificando che la revisione comporterà “un incremento complessivo di oltre 123 milioni di euro di rendita catastale”, portando quindi a un aumento delle tasse legate alla casa.
L’operazione romana è la diciassettesima realizzata in Italia e supera quella effettuata a Milano, fino ad oggi la più ampia con 30 mila immobili coinvolti.
Le aree interessate sono le seguenti:
– Centro Storico
– Aventino
– Trastevere
– Borgo
– Prati
– Flaminio 1 e 2
– XX Settembre
– Monti
– San Saba
– Testaccio
– Gianicolo
– Delle Vittorie-Trionfale
– Parioli
– Salario Trieste
– Esquilino
– Ville dell’Appia.
L’operazione parte da un’indagine dell’Agenzia del Territorio (ora incorporata nell’Agenzia delle Entrate) su oltre 224mila immobili. Scompariranno alcune vecchie categorie non più attuali – ad esempio quella ultrapopolare (A/5) – , mentre le abitazioni considerate popolari (A/4) ed economiche (A/3), ancora presenti in diverse zone del Centro, diminuiranno sensibilmente.
Nei prossimi giorni i cittadini interessati da questi provvedimenti riceveranno una notifica dell’avviso di accertamento catastale, che li informerà dei nuovi dati riguardanti la categoria, la classe e la rendita degli immobili. Gli avvisi saranno inoltrati in sette diverse fasi da ora a fine anno.
I contribuenti che riceveranno la comunicazione potranno reperire informazioni attraverso vari canali: il servizio di consultazione online presente nell’home page del sito dell’Agenzia, nella sezione dedicata ai servizi catastali; un call center dedicato al numero verde 800 863 119, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20; l’indirizzo di posta elettronica up_roma_notifiche335@agenziaentrate.it.
“Nel caso in cui le informazioni riportate nella comunicazione (per esempio, le generalità dell’intestatario, l’indirizzo o l’ubicazione dell’immobile) risultino inesatte – spiega l’Agenzia delle Entrate – è possibile utilizzare il servizio telematico di Correzione dati catastali online – Contact Center del sito internet dell’Agenzia. Se il contribuente, invece, ritiene non fondato in tutto o in parte l’avviso di accertamento catastale, può chiedere che venga riesaminato in autotutela, inviando all’ufficio provinciale – Territorio di Roma una domanda in carta semplice, con la documentazione a suo sostegno. La domanda di riesame in autotutela non sospende, tuttavia, i termini per un eventuale ricorso al giudice tributario, da presentare entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso di accertamento catastale”.