Dopo i membri del Governo è arrivato il momento di quelli della Camera. I giudici non hanno intenzione di mollare la presa sui fautori dell’indipendenza catalana.
Alle 10 di ieri sera, il gip Pablo Llarrena del Tribunale Supremo di Madrid ha ordinato il carcere preventivo per Carme Forcadell, presidente del Parlament catalano, accusata di ribellione e sedizione come l’ex governatore Carles Puigdemont e gli altri membri della Generalitat. La sua “colpa” è quella di aver posto ai voti le risoluzioni sull’indipendenza della regione ribelle nonostante i numerosi avvertimenti di Madrid. Forcadell uscirà di prigione se e quando pagherà una cauzione di 150 mila euro.
Un altro deputato, non sovranista, è stato lasciato in libertà, mentre altri 4 dovranno pagare una cauzione di 25mila euro entro una settimana per evitare il carcere.
Forcadell era l’ultima delle autorità elette rimasta fino ad oggi a piede libero. Già in carcere il vicepresidente Junqueras con altri 7 membri del Governo destituito. Puigdemont, insimee ad altri quattro ministri, si trova invece in Belgio, in attesa del responso delle autorità di Bruxelles sull’ordine di arresto internazionale con richiesta di estradizione.Nel frattempo il Presidente catalano ha annunciato la creazione di una struttura di “governo legittimo” in esilio. Cosa voglia dire e come voglia governare, al momento rimane un mistero.
Tutti sono accusati di ribellione e sedizione e rischiano fino a 30 anni di carcere.
