La Covip, Commissione di vigilanza sui Fondi Pensione, ha presentato la relazione annuale sulle Casse di Previdenza nel 2022, il loro patrimonio e la loro gestione finanziaria. Il “Quadro di sintesi” è una miniera di dati su come viene amministrato il capitale versato dai propri associati.
Il report, disponibile sul sito della Covip offre una visione d’insieme delle risorse detenute dalle Casse, integrando dati aggregati con dettagli specifici relativi ai singoli portafogli.
Casse di previdenza: nel 2022 scende a 103,8 miliardi l’attivo totale
A fine del 2022, il risparmio previdenziale intermediato da Casse di previdenza e dai Fondi pensione ha raggiunto un totale di 309,4 miliardi di euro, rappresentando il 16,2% del Prodotto Interno Lordo (PIL). L’attivo totale delle Casse di previdenza, valutato a valori di mercato, ha raggiunto 103,8 miliardi di euro, registrando una diminuzione del 3,8% rispetto all’anno precedente.
Questa contrazione è stata principalmente influenzata dalla performance negativa dei mercati finanziari durante l’anno, causata da tensioni geopolitiche, tassi di inflazione elevati e politiche monetarie restrittive, che hanno portato a significative riduzioni nei valori delle attività finanziarie. Inoltre, ha inciso anche l’operazione che, a partire dal secondo semestre del 2022, ha portato alla confluenza nell’INPS della gestione AGO (l’acronimo di Assicurazione Generale Obbligatoria) dell’INPGI (la Cassa di previdenza dei giornalisti), determinando la fuoriuscita dal sistema delle casse di previdenza di circa 1 miliardo di euro.
Nel periodo dal 2011 al 2022, le risorse complessive nel settore sono cresciute di 48,1 miliardi di euro, con una crescita media annua del 5,8%. Nonostante l’aggregato mostri una crescita significativa, esistono notevoli differenze nelle attività e nei tassi di crescita tra le singole Casse di previdenza. Le cinque casse più grandi rappresentano il 75,3% dell’attivo totale e hanno registrato tassi di crescita medi dell’attivo del 6,7% su base annua nel periodo considerato, superando la media generale.
Le diverse dimensioni dell’attivo delle casse di previdenza sono influenzate da vari fattori, tra cui le differenze nei saldi previdenziali legate ai regimi contributivi e prestazionali, nonché alle caratteristiche reddituali e demografiche delle diverse categorie di lavoratori servite dalle Casse. Nel 2022, il flusso totale dei contributi, al netto delle prestazioni erogate, è stato di 3,9 miliardi di euro, tornando a livelli simili a quelli registrati prima dell’inizio della pandemia.
Gli investimenti delle Casse di previdenza
Le casse di previdenza hanno, quindi, un totale di 103,8 miliardi di euro in attività. Sono diversi i tipi di investimenti che fanno con i fondi a loro disposizione. Tre i principali campi d’investimento:
- Investimenti Immobiliari
- Investimenti in Titoli di Debito
- Investimenti in Titoli Azionari
C’è una notevole variazione tra le diverse Casse di previdenza nella composizione dei loro investimenti. Ad esempio, alcune casse detengono una percentuale significativa di titoli di Stato o fondi immobiliari, mentre altre si concentrano maggiormente sugli investimenti in azioni. La diversità nelle percentuali di detenzione riflette le strategie e le preferenze specifiche di ciascuna cassa.
La composizione degli investimenti ultimamente sta subendo alcune variazioni, con un aumento delle quote di fondi immobiliari, una diminuzione degli investimenti immobiliari diretti e variazioni nei titoli di debito e di capitale.
Investimenti immobiliari
Gli investimenti immobiliari delle casse di previdenza ammontano a 18,5 miliardi di euro, rappresentando il 17,8% del totale delle loro attività, con una leggera diminuzione rispetto al 2021. Le casse di previdenza detengono immobili per un valore complessivo di 2,7 miliardi di euro, che costituiscono il 2,6% delle loro attività. Nel corso degli ultimi cinque anni, c’è stata una tendenza al declino sia in valore assoluto che in percentuale dell’attivo, con una riduzione di 2,2 miliardi di euro, pari al 3% delle attività. La maggior parte degli immobili si trova nelle due maggiori città italiane, Roma (circa il 90%) e Milano (il restante 10%). La destinazione d’uso predominante è residenziale (37,1%), seguita dall’uso per uffici (25,3%).
I fondi immobiliari costituiscono la componente principale degli investimenti immobiliari delle casse di previdenza, con un valore di 15,2 miliardi di euro. L’84,5% degli immobili sottostanti ai fondi immobiliari si trova in Italia, con una destinazione d’uso prevalente per uffici (55,2%), seguita da uso commerciale (19,5%) e residenziale (11,9%).
Infine, le partecipazioni in società immobiliari controllate dalle casse di previdenza ammontano a 527 milioni di euro, corrispondenti allo 0,5% del totale delle loro attività, e questa quota è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi anni.
Investimenti obbligazionari
Gli investimenti obbligazionari delle casse di previdenza ammontano a 37,5 miliardi di euro, costituendo il 36,1% delle loro attività, con una leggera diminuzione rispetto al 2021.
Questi investimenti sono suddivisi in due categorie principali:
- Titoli di Stato, che ammontano a 15,4 miliardi di euro (14,9% dell’attivo), rappresentando un aumento di 1,2 punti percentuali rispetto al 2021. La maggior parte di essi è costituita da emittenti sovrani dell’Area dell’euro, con l’Italia che contribuisce al 67,1%, seguita dagli Stati Uniti e il Giappone. La quota dei titoli di Stati aderenti all’OCSE è diminuita leggermente.
- Altri titoli di debito, che ammontano a 4,9 miliardi di euro (4,7% dell’attivo), con una diminuzione rispetto al 2021. La maggior parte di questi titoli è emessa da residenti nell’Area dell’euro, seguita dagli altri Paesi dell’Unione Europea e dagli Stati Uniti. La quota di titoli di emittenti non OCSE è diminuita, mentre i titoli emessi in Giappone sono rimasti stabili. La maggior parte di questi titoli è emessa da imprese finanziarie e sono quotati per il 93%.
Inoltre, ci sono investimenti obbligazionari sottostanti gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (i Fondi d’investimento), che ammontano a 17,1 miliardi di euro (16,5% delle attività), con una diminuzione rispetto al 2021.
Investimenti azionari
Gli investimenti azionari delle casse di previdenza ammontano a 18,1 miliardi di euro, costituendo il 17,5% delle loro attività, con una leggera diminuzione rispetto al 2021.
Questi investimenti sono suddivisi in due categorie principali:
- Titoli di capitale diretti, che ammontano a 7,8 miliardi di euro (7,5% dell’attivo), con un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Di questi, 1,95 miliardi di euro sono costituiti da quote del capitale della Banca d’Italia, rappresentando l’1,9% dell’attivo totale delle casse.
- Titoli azionari sottostanti gli OICVM, che ammontano a 10,3 miliardi di euro (9,9% delle attività), con una diminuzione di 2 punti percentuali rispetto al 2021. Questi investimenti differiscono dai titoli detenuti direttamente, con una diversa distribuzione geografica e settoriale
Le Casse di previdenza italiane
In Italia, ci sono in totale 20 casse di previdenza, che operano come associazioni o fondazioni. Queste casse servono diverse categorie di liberi professionisti e, in alcuni casi, lavoratori dipendenti. Sedici di queste casse si concentrano principalmente sull’erogazione di prestazioni previdenziali di base. Tuttavia, ci sono anche tre casse il cui obiettivo principale è fornire prestazioni aggiuntive rispetto a quelle dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO). Inoltre, c’è una cassa (ONAOSI) che fornisce esclusivamente prestazioni di assistenza a favore degli orfani di alcune categorie di professionisti. Una delle casse (ENPAIA) ha due gestioni separate, destinate a specifiche collettività di riferimento, in base al Decreto legislativo 509/1994.
Di seguito la lista delle casse di previdenza attive in Italia:
- Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense (CF)
- Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei geometri liberi professionisti (CIPAG)
- Cassa nazionale del notariato (CNN)
- Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei dottori commercialisti (CNPADC)
- Cassa nazionale di previdenza ed assistenza a favore dei ragionieri e periti commerciali (CNPR)
- Ente nazionale di assistenza degli agenti e rappresentanti di commercio (ENASARCO)
- Ente nazionale di previdenza e assistenza a favore dei biologi (ENPAB)
- Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro (ENPACL)
- Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti (ENPAF)
- Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura (ENPAIA) – Gestione ordinaria e speciale
- Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura (ENPAIA) – Gestione separata agrotecnici
- Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura (ENPAIA) – Gestione separata periti agrari
- Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri (ENPAM)
- Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi (ENPAP)
- Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica (ENPAPI)
- Ente nazionale di previdenza e assistenza dei veterinari (ENPAV)
- Ente di previdenza e assistenza pluricategoriale (EPAP)
- Ente di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati (EPPI)
- Fondo nazionale di previdenza per i lavoratori delle imprese di spedizione corrieri e delle agenzie marittime raccomandatarie e mediatori marittimi (FASC)
- Cassa nazionale di previdenza e assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti (INARCASSA)
- Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani “Giovanni Amendola” (INPGI)
- Opera nazionale assistenza orfani sanitari italiani (ONAOSI)