Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese (con il Plafond Export-Banca); sostegno indiretto alle imprese (i “Plafond PMI-Investimenti”, il “Plafond PMI-MID” e il “Plafond PMI-Reti”); sostegno indiretto alle micro, piccole e medie imprese per investimenti in beni strumentali; sostegno alle piccole e medie imprese attraverso l’acquisto di titoli di credito cartolarizzati; prestazione di garanzia sui pagamenti della P.A. verso le imprese; partecipazione di CDP in SGR Fondo Italiano di Investimento S.p.A.; assunzione di partecipazioni strategiche; assunzione di altre partecipazioni azionarie.
Questi le 8 principali linee d’intervento elencate dalla Cassa Depositi e Prestiti, recentemente pubblicate presso la Camera dei Deputati e che vanno ad applicare quelle che dal 2008 sono le potenzialità di utilizzo del risparmio postale, decisamente ampliate: dai soli investimenti pubblici, storica forma di impiego di Cdp, ai programmi a sostegno dell’economia.
Il tradizionale ambito operativo di Cdp, che per missione tradizionale opera come soggetto finanziatore, sotto qualsiasi forma, di Stato, Regioni, enti locali, enti pubblici e organismi di diritto pubblico, mediante l’utilizzo dei fondi della raccolta del risparmio postale, assistiti dalla garanzia dello Stato, e dei fondi provenienti altre operazioni finanziarie che possono essere assistiti da garanzia dello Stato, è delineato nell’articolo 5 del D.L. n. 269/2003, che ne ha disposto la trasformazione in società per azioni e dunque la considerevole estensione, grazie anche ad ulteriori interventi legislativi.
Ecco il documento integrale presentato alla Camera dei deputati.