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Cassa depositi e prestiti: le Fondazioni rinviano a novembre la scelta sulla conversione

L’incontro, voluto dall’Acri, tra le 65 fondazioni bancarie che detengono il 30% del capitale della Cassa depositi e prestiti si è concluso con un nulla di fatto – Unanime la scelta delle fondazioni di rinviare la decisione sulla conversione delle azioni – Si tratta per giungere ad una valutazione equa.

Cassa depositi e prestiti: le Fondazioni rinviano a novembre la scelta sulla conversione

Il vertice tra le 65 Fondazioni bancarie azioniste della Cassa Depositi e Prestiti, organizzato dall’Acri, si è concluso con la decisione unanime di rinviare la scelta sulla conversione delle azioni privilegiate in titoli ordinari. La riunione, molto attesa, si è dunque chiusa con un sostanziale nulla di fatto, nonostante l’intenzione dichiarata dalle fondazioni bancarie di rimanere in Cdp.

Le Fondazioni, che detengono il 30% del capitale di Cdp, hanno dunque rinunciato al periodo di conversione che sarebbe scattato il primo di ottobre. La prossima finestra, che rimarrà attiva un mese, si aprirà il 15 novembre. Nel frattempo fervono le trattative per giungere ad una valutazione equa per la conversione delle azioni.

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