Il caso dell’Ilva di Taranto è ”all’ordine del giorno” del Consiglio dei ministri di questa mattina. Ad annunciarlo è il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, intervendo alla trasmissione radiofonica ‘Radio Anch’io’. La questione ”è all’ordine del giorno; ci sarà uno scambio di informazioni e illustrerò il protocollo sottoscritto ieri”, ha riferito Clini che ai colleghi di Governo spiegherà la necessità di ”sostenere la continuazione del programma di risanamento ambientale” degli impianti di Taranto.
Intanto nel capoluogo pugliese è già esplosa la protesta: gli operai, che già da ieri hanno bloccato la statale 7 Appia, (prolungamento della statale 100 per Bari), sono oggi davanti all’ingresso principale dello stabilimento, quello nei pressi della direzione, e vogliono presidiare e bloccare tutte le strade di accesso alla città e la statale 106 jonica per Reggio Calabria, il ponte girevole.
La protesta, che vede i sindacati in prima linea (Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero ad oltranza) nel chiedere l’intervento urgente del governo Monti, arriva dopo che ieri l‘intera area dell’Ilva di Taranto è stata messa sotto sequestro preventivo e per 8 persone, tra dirigenti ed ex dirigenti del Gruppo Riva e dello stabilimento tarantino, sono scattati gli arresti domiciliari.