Sette anni di reclusione per Cesare Geronzi. Questa la condanna chiesta dalla Procura di Parma nell’ambito del processo Ciappazzi. Un pronunciamento che arriva a pochi giorni dalla sentenza del Tibunale di Roma, che ha condannato l’ex presidente della Banca di Roma ad altri quattro anni per il crac Cirio. A Geronzi il pm di Parma Vincenzo Picciotti ha negato le attenuanti generiche, che invece sono state riconosciute a Matteo Arpe, ex amministratore delegato di Capitalia.
Per lui sono stati chiesti due anni e sei mesi di carcere. Il caso, uno dei filoni di inchiesta nati crac Parmalat, riguarda la vendita delle acque minerali Ciappazzi al gruppo di Collecchio. Geronzi é accusato di concorso in bancarotta e usura aggravata.