Pagare con la carte di credito continua a costare più del dovuto. A dirlo sono le segnalazioni delle associazioni dei consumatori raccolte da Adnkronos, che ha elaborato i dati sugli acquisti effettuati sia online che in negozio. In molto casi l’Antitrust è dovuto intervenire per fermare la pratica, condotta sia dai siti internet che dagli intermediari, ma anche dai negozianti tradizionali, di scaricare sul cliente finale importi anche superiori alle commissioni interbancarie che pagano per accettare pagamenti in moneta elettronica.
Commissioni, peraltro, per le quali la normativa europea impone ormai un tetto unico: 0,3% del valore dell’operazione per le transazioni con carta di credito e 0,2% per i pagamenti per le carte di debito (bancomat) e prepagate. La normativa si applica ai circuiti Visa, Mastercard e PagoBancomat, mentre sono esclusi American Express e Diners, che continuano ad applicare le proprie commissioni.
Le normative, però, non arrestano le pratiche commerciali scorrette, che continuano ad essere denunciate e, quando possibile, sanzionate. Anche perchè l’addebito di spese per l’utilizzo di carta di credito e bancomat rappresenta un ostacolo all’utilizzo di questi metodi di pagamento e, pertanto, è vietato, come stabilisce l’articolo 62 del Codice del Consumo. Si tratta, inoltre di un divieto “assoluto”, senza “deroghe o eccezioni”.
Molte sanzioni sono state quelle comminate a compagnie aeree e agenzie di viaggio, come Norwegian Air e Blue Air rispettivamente con 250.000 e 300.000 euro, ma sembrerebbero essere molte altre le agenzie diffidate per questo genere di pratica illecita, come ad esempio eDreams, Lastminute, Opodo, Expedia, Volagratis.