Per ridurre l’aumento del prezzo dell’energia, il governo pianifica due interventi. Il primo servirà a contenere il boom dei costi previsto per il primo trimestre 2022, aumentando di almeno cinquecento milioni di euro lo stanziamento di due miliardi già previsto nella legge di Bilancio. Il secondo prevede invece un’operazione diplomatica e si consumerà al Consiglio europeo di metà dicembre, quando l’Italia – insieme a Francia e Spagna – chiederà un piano per lo stoccaggio comune di gas naturale della Ue.
Intanto, arrivano in aula al Senato altre misure per limitare gli aumenti delle bollette energetiche, inserite in un decreto che Palazzo Madama è chiamato a convertire in legge. In particolare, per quanto riguarda l’energia elettrica, si stabilisce che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provveda ad annullare, per il quarto trimestre 2021, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW.
Quanto al gas, al fine di contenere gli aumenti dei prezzi del metano usato per combustione per gli usi civili ed industriali, si dispone che l’aliquota Iva applicabile ai citati consumi di gas metano – stimati o effettivi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2021 – sia del 5% in luogo delle attuali aliquote del 10% e 22% che si applicano a seconda del consumo o della tipologia di attività svolta. Nel caso in cui la contabilizzazione avvenga sulla base di consumi stimati, l’aliquota del 5% sarà applicata alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2021.
È previsto inoltre il rafforzamento del bonus sociale. Infatti, per il trimestre ottobre-dicembre 2021, le agevolazioni relative alle tariffe elettriche riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale (spettante ai medesimi soggetti, in modo da garantire una riduzione della spesa al netto delle imposte indicativamente pari al 15%) sono rideterminate dall’Arera, al fine di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura, previsti per questo quarto trimestre.
Una notazione. Il decreto all’esame dell’aula contiene in realtà tante altre norme che con le bollette energetiche non hanno nulla a che vedere. Ad esempio, norme che disciplinano la rintracciabilità dei prodotti da tabacco e la legittimazione della loro circolazione nei confronti dei consumatori; modalità da seguire per la razionalizzazione delle procedure contabili e per il miglioramento della rappresentazione delle risultanze gestionali di entrata nel rendiconto generale dello Stato; l’adeguamento del regolamento per la definizione dei criteri e dei parametri per la determinazione della consistenza degli organici del personale nelle istituzioni scolastiche; l’individuazione degli interventi urgenti finalizzati al potenziamento o all’adeguamento della sicurezza delle infrastrutture; abrogazione e modifica di provvedimenti attuativi.