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Caro-bollette, ecco come il Governo neutralizzerà i rincari

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Sforbiciata agli oneri di sistema e maggiori tutele ai redditi sotto i 20mila euro tra le misure più importanti. Sale a 4 miliardi di euro il tesoretto stanziato dal Governo per fronteggiare il caro-bollette, evitando agli italiani la stangata del +40% sui prezzi di luce e gas a partire dal 1° ottobre. Il decreto arriverà in Consiglio dei ministri in settimana. L’esecutivo aveva già annunciato nei giorni scorsi una modifica «strutturale» del metodo di calcolo delle bollette: “Bisogna ragionare su come viene costruita la bolletta» energetica «e qui va un po’ riscritto il metodo di calcolo. Lo stiamo facendo in queste ore. Stiamo lavorando. C’è da mettere in piedi un intervento strutturale perché sono aumenti che rimarranno in bolletta, per cui bisognerà lavorare sulla parte strutturale”, aveva garantito il ministro della Transizione energetica Roberto Cingolani.

“È sotto gli occhi di tutti – aveva aggiunto il ministro – che il gas stia aumentando in maniera costante, essendo la materia prima per produrre elettricità e noi ne avremo un effetto importante sulla bolletta. Circa l’80% degli aumenti provengono dal gas. C’è da mitigare innanzitutto il trimestre perché a fine mese il trimestre chiude e avremo i numeri precisi ma sappiamo che l’aumento è importante e questo succede in tutto il mondo e in tutta Europa perché il mercato è globale”. Si tratta per lo Stato soprattutto di eliminare i famosi oneri di sistema, che comprende incentivi alle fonti rinnovabili, un’accisa per le Ferrovie dello Stato, le spese per ricerca e sviluppo, la creazione dei regimi tariffari speciali, le spese legate al bonus elettrico e anche gli incentivi per lo smantellamento del nucleare.

Un tema che andava comunque prima o poi affrontato, visto che una recente indagine condotta da SOStariffe.it sulle tariffe del mercato libero – applicate dunque a chi ha già abbandonato la maggior tutela – ha analizzato i costi per single, coppie e famiglie composte da quattro persone, stimando che l’incidenza dei consumi effettivi sulla bolletta non supera il 37%. La novità del prossimo decreto, che aggiunge 1 miliardo rispetto ai 3 inizialmente previsti, è però anche la tutela delle fasce più deboli, in particolare dei redditi più bassi, quelli sotto i 20 mila euro.

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Categories: Politica