Carlo Tavecchio è il nuovo presidente della Federcalcio. L’ormai ex numero uno della Lega nazionale dilettanti si è imposto al terzo scrutinio con il 63,6% dei voti, contro il 33,9 di Demetrio Albertini. Le schede bianche sono state appena il 2,4%.
“Ringrazio l’Assemblea – ha detto Tavecchio dopo la comunicazione del risultato –, che alla presenza delle più alte autorità dell’Uefa ha dato prova di grande serietà e democrazia. Ringrazio chi mi ha confermato la propria fiducia, appoggiandomi anche nei momenti difficili. Ma dico grazie anche a chi legittimamente ha compiuto valutazioni diverse: sarò il presidente di tutti, soprattutto di chi ha espresso il proprio dissenso”.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi per alcune sue affermazioni a dir poco infelici, Tavecchio ha assicurato che cercherà “anche di migliorare” il suo “modo di essere, che è un po’ ruvido, non tanto glamour. Concedetemi il beneficio dell’inventario, da ragioniere. Con le parole non sono mai stato a mio agio, ma vi dico che le riforme del nostro sistema possono farsi solo insieme. Non ci sono uomini della provvidenza”.
Infine, il nuovo Presidente della Figc ha invitato “tutte le componenti ad abbandonare le divisioni e a mettersi all’opera. Da domani mi metterò a disposizione della Federazione. Al momento non ho fatto alcuna valutazione su una nuova governance, che dovrà essere decisa con il consiglio federale”.