Crédit Agricole Cariparma ha sottoscritto un accordo con il Fondo interbancario di tutela dei depositi, la Cassa di Risparmio di Cesena, la Cassa di Risparmio di Rimini e la Cassa di Risparmio di San Miniato per acquisire il 95,3% del capitale delle tre banche. Il costo totale dell’operazione è di 130 milioni di euro. L’acquisizione sarà conclusa previa cessione, da completarsi prima del closing, di circa 3 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi
Cariparma esprime “la propria soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo” e sottolinea che l’operazione rientra nell’ambito del proprio piano strategico, contribuendo al rafforzamento della presenza del gruppo Crédit Agricole in Italia, suo secondo mercato domestico. L’integrazione delle banche acquisite “consente di rafforzare la base clienti di oltre il 20%, superando la quota di 2 milioni di clienti, e contribuisce al suo sviluppo in regioni chiave a livello economico e con forte vocazione industriale e agroalimentare”, prosegue la nota.
L’acquisizione si basa sul presupposto che alla data del closing le tre Banche presentino determinati parametri tra cui il CET1 ratio pro-forma medio delle Banche alla data del closing sia pari ad almeno il 10,7% e sia raggiunto un NPE ratio lordo pari al 9%, grazie al deconsolidamento delle sofferenze e di una parte significativa delle inadempienze probabili delle Banche, prima della loro cessione a CA Cariparma.
Il deconsolidamento avverrà attraverso una delle seguenti operazioni: cartolarizzazione di crediti deteriorati (sofferenze e inadempienze probabili) pari a 2,74 miliardi lordi, realizzata grazie all’intervento del Fondo Atlante II, oppure cessione diretta di crediti deteriorati (sofferenze e inadempienze probabili) pari a 286 milioni lordi, realizzata grazie all’intervento di Algebris. Nella trattativa Equita ha assistito per gli aspetti finanziari le Casse di Rimini e San Miniato.