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Carige: Malacalza sale al 28%, corsa per consorzio

Imagoeconomica

Malacalza Investimenti ha presentato istanza lo scorso 26 ottobre alle Autorità di vigilanza “per essere autorizzata a incrementare la propria partecipazione in Banca Carige fino a una quota pari al 28% del capitale sociale” dall’attuale 17.6% e ha preso la decisione nei giorni scorsi di garantire alle banche del consorzio di garanzia il proprio impegno formale a sottoscrivere la propria quota dell’aumento. Lo riporta una nota di Malacalza Investimenti mentre è in corso la maratona per garantire «la finalizzazione del consorzio di garanzia, condizione questa imprescindibile per la realizzazione» dell’aumento di capitale da 560 milioni di euro vitale per la sopravvivenza della banca.

“Nelle ultime 48 ore – prosegue la nota del gruppo Malacalza – si sono succedute posizioni contraddittorie del Consorzio delle Banche in merito a ulteriori esigenze condizionanti l’impegno delle banche e si è verificata la divulgazione di notizie circa l’attuale indisponibilità delle banche stesse a garantire il collocamento dell’inoptato. Nonostante lo sconcertante contesto della vicenda – si legge – Malacalza Investimenti intende confermare ancora la propria attitudine di sostegno, nell’interesse della Banca, del territorio e dell’azionariato tutto”.

Ieri, giovedì 16 novembre, è stata una giornata movimentata per la banca ligure, con le difficoltà sull’aumento di capitale da oltre mezzo miliardo e la conseguente sospensione del titolo in Borsa per l’intera seduta. Oggi il titolo non ha ancora preso parte alle negoziazioni in quanto è stato “temporaneamente sospeso dalle negoziazioni” dalla Consob. 

La nota rilasciata dall’Autorità di Vigilanza sottolinea che “in relazione ai titoli in oggetto, l’attuale contesto normativo non garantisce la trasparenza, l’ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori, in ragione dell’incertezza in merito all’operazione di aumento di capitale e alle eventuali iniziative in corso da parte della banca e dalle competenti autorità per la vigilanza prudenziale”.

La decisione dell’Autorità sarà valida – prosegue il comunicato – “fino a quando non sarà ripristinato un corretto quadro informativo sui titoli emessi o garantiti da Carige”.

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