Nel 2017 le perdite registrate da Banca Carige salgono a 388,4 milioni di euro, un risultato peggiore rispetto al rosso da 380,5 milioni di euro approvati nei risultati preliminari comunicati a inizio febbraio. La variazione è da imputare alla contabilizzazione di ulteriori rettifiche sulle sofferenze per circa 11 milioni al lordo del relativo effetto fiscale. Confermati i coefficienti patrimoniali “phased-in” al 31 dicembre 2017 del 12,4% per il Cet1 e di 12,6% per il Total Capital Ratio.
Nella nota Carige segnala inoltre che è stimato nell’ordine di +12 punti base l’effetto complessivo sul Cet1 2018 delle nuove regole di contabilizzazione Ifrs degli strumenti finanziari (crediti e titoli) grazie alla possibilità di adottare il regime transitorio previsto dal regolamento Ue del First Time Adoption.
Complessivamente invece, sull’orizzonte di cinque anni, l’adozione dei nuovi criteri comporterà per Carige un impatto complessivo negativo stimato in circa 360 milioni con una incidenza sul coefficiente Cet1 ‘fully loaded’ stimata in 210 punti base. Questo ammontare è per lo più riconducibile (-280 milioni di euro) agli effetti delle svalutazioni legate alla vendita di crediti deteriorati per un valore lordo complessivo di 1,5 miliardi di euro.
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Si salvi chi può!