Tutto come previsto. Lo schema volontario del Fondo interbancario ha respinto il progetto presentato dal fondo Apollo per il salvataggio di Banca Carige nell’ambito dell’odierna riunione convocata allo scopo di esaminare il dossier. Il Fitd annuncia però l’intenzione di “intervenire in tempi stretti nella soluzione della crisi della banca”, dicendosi pronto a “valutare proposte di intervento che prevedano la partecipazione degli attuali azionisti e di partner pubblici o privati”, si legge nella nota inviata al margine del vertice.
Lo schema fa inoltre sapere di voler avviare “già a partire da domani un’analisi approfondita degli aspetti tecnici e organizzativi della banca, per definire il fabbisogno di capitale e le connesse proiezioni economico-finanziarie pluriennali, idonee a sostenere un piano industriale efficace e credibile” volta a stabilire con certezza quale sia il fabbisogno di capitale della banca.
Ricordiamo che nel novembre del 2018, il Fondo Interbancario aveva dato l’ok alla sottoscrizione di un bond convertibile in azioni pari a 318 milioni di euro. In settimana, è previsto l’invio alla vigilanza bancaria di Francoforte di un piano di ricapitalizzazione il cui importo dovrebbe essere pari a 630 milioni di euro. A questo punto appare probabile che accanto al Fondo che rappresenta il sistema bancario italiano figurino i principali tra i vecchi soci della banca, e cioè i Malacalza, i Volpi, gli Spinelli, i Mincione e i piccoli azionisti disponibili a mettere mano al portafoglio per il prossimo aumento di capitale. Malacalza, primo azionista della banca con il 27,7% del capitale, si è detto più volte disponibile a sostenere Carige in presenza di un piano industriale.