Terremoto su Carige: con le dimissioni del presidente, dell’Ad e di tre consiglieri è decaduto il cda. Immediata la reazione della Bce, che seguendo la direttiva Brrd sul bail in, che consente la nomina di amministratori temporanei con l’obiettivo di evitare il dissesto della banca, ha disposto il commissariamento. E nel frattempo la Consob ha deciso per la sospensione del titolo Carige in Borsa per la giornata di oggi.
Inizia così il nuovo anno per la banca ligure, dopo le turbolenze degli ultimi giorni e in vista di un 2019 che sarà decisivo per rimettere a posto i conti (dopo che l’assemblea ha rifiutato l’aumento di capitale) e a questo punto anche per definire una nuova governance. La notizia è arrivata tramite una nota della stessa banca, che ha comunicato che, con efficacia a far data dal 2 gennaio 2019, Pietro Modiano ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili e incondizionate dalla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e consigliere di amministrazione della banca e Fabio Innocenzi ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili e incondizionate dalla carica di Amministratore Delegato e Consigliere. Dimissionari anche Salvatore Bragantini, Bruno Pavesi e Lucia Calvosa.
Le motivazioni alla base delle dimissioni sono “le mutate condizioni derivanti dall’esito dell’assemblea del 22 dicembre che non ha approvato la delega al Consiglio di Amministrazione per l’aumento del capitale sociale”. Con le predette dimissioni, spiega la nota, “è venuta meno la maggioranza degli amministratori in carica e pertanto l’intero Consiglio di Amministrazione deve intendersi decaduto“. Immediata la contromossa della Bce, che ha nominato come Commissari straordinari proprio gli ex presidente e Ad dimissionari, Pietro Modiano e Fabio Innocenzi.
La Bce ha inoltre nominato un Comitato di Sorveglianza composto da tre membri: il presidente Gian Luca Brancadoro (professore di Diritto Commerciale all’Università di Teramo ed esperto di diritto societario, mercati finanziari e procedure concorsuali), Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti. Il provvedimento, conseguente alle dimissioni della maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione, “darà maggiore stabilità e coerenza al governo della società che, quindi, sarà ancora più efficace nel servire, grazie ai propri dipendenti, i depositanti, i clienti ed il territorio”.