Il gruppo Carige ha chiuso il 2012 con una perdita netta di 63,2 milioni, contro l’utile di 169,2 milioni registrato l’anno precedente. Il risultato, come precisa una nota diffusa al termine della riunione del Cda, è dovuto alla perdita registrata da Carige Assicurazioni (169 milioni circa), compagnia operativa nel ramo danni, solo in parte compensata da 18 milioni circa di utile netto realizzato da Carige Vita Nuova nel ramo vita.
Il risultato negativo di Carige Assicurazioni è determinato, si legge ancora nella nota, dal consistente accantonamento straordinario alle riserve sinistri che la compagnia ha ritenuto di effettuare, anche per tenere conto delle richieste dell’autorità di vigilanza. Tale accantonamento ha determinato la necessità di un rafforzamento patrimoniale di 168 milioni, oltre ad ulteriori 48,5 milioni finalizzati al rimborso anticipato dei prestiti subordinati in essere.
Il perimetro assicurativo chiude, quindi, l’esercizio con una perdita di 151 milioni. Grazie a questi interventi, la compagnia, si legge nella nota, ‘risulterà adeguatamente rafforzata e sarà posta nelle migliori condizioni anche ai fini della redditività. L’utile netto riferito al comparto bancario del Gruppo risulta pari a 87,8 milioni (che salgono a 195,1 milioni normalizzati con l’esclusione delle poste non ricorrenti positive e negative).
Il consiglio di amministrazione di Carige chiederà all’assemblea la delega, da esercitare entro il 31 marzo 2014, ad aumentare il capitale sociale a pagamento ‘per un importo massimo complessivo di 800 milioni da offrire in opzione agli azionisti’. La banca – indica la nota dell’istituto – confida ‘che detto importo sia il più possibile contenuto in relazione alla dismissione degli asset’ prevista dal piano di rafforzamento.