L’effetto Opec continua a pesare sulla rete carburanti italiana. La corsa dei mercati internazionali in scia alla decisione del cartello petrolifero di tagliare la produzione dal primo gennaio 2017 ha provocato una raffica di aumenti per i prezzi raccomandati delle compagnie: in rialzo soprattutto Tamoil (+1 cent), IP (+1,5 cent), Q8 (+1 cent) e TotalErg, che bissa il rialzo di 1 cent messo a segno ieri.
Nel dettaglio, secondo i dati riportati da Quotidiano Energia, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della verde è pari a 1,476 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,475 a 1,495 euro/litro (no-logo 1,457), mentre per il diesel si rileva invece un prezzo medio pari a 1,324 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,323 a 1,350 euro/litro (no-logo a 1,305).
Per quanto riguarda il servito, per la benzina il prezzo medio praticato è di 1,586 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,547 a 1,662 euro/litro (no-logo a 1,484), mentre per il diesel la media è a 1,438 euro/litro, con le compagnie da 1,405 a 1,514 euro/litro (no-logo a 1,333). Il Gpl, infine, va da 0,564 a 0,580 euro/litro (no-logo a 0,555).
A dare conto dell’aumento dei prezzi del carburante è anche la Figisc (Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti). Come spiegato dal presidente nazionale Maurizio Micheli, “nel corso della settimana, il greggio di riferimento Brent con tendenze altalenanti sino alla decisione del taglio Opec in seguito alla quale ha assunto una forte direzione in aumento, è aumentato in misura pari a +4,59 euro/barile”, comportando, così, l’aumento dei prezzi del carburante, sia raccomandati che sul territorio.