X

Caravaggio con l’opera “Adorazione dei Pastori” inaugura il genere della Natività Povera

Wikipedia

Non sorprende che una delle storie più amate al mondo – la storia della nascita di Gesù – sia stata oggetto del lavoro di molti artisti nel corso dei secoli. Uno dei dipinti più antichi conosciuti della Natività è un affresco sbiadito sulle catacombe romane di San Sebastiano. Reca la scritta in latino: Et verbum caro factum est. Un altro aspetto interessante dei dipinti della Natività è che mostrano ampie interpretazioni dell’aspetto dei Magi. Sebbene le Scritture non siano chiare sul fatto che si tratti di re e non semplicemente di uomini dotti, l’arte cristiana tende a rappresentare i Magi come reali.

Il numero dei Magi varia considerevolmente nei primi dipinti della Natività: da un minimo di due a un massimo di 24

Con il passare del tempo si confermano tre presenze, e tale numero continua ancora oggi. Un altro aspetto dell’arte del presepe che varia è l’ambientazione della Santa nascita. Il Vangelo di Luca ci racconta che Maria depose Gesù in un fattore poiché non c’era posto per loro nell’albergo. Di conseguenza, molti artisti raffigurano la mangiatoia in una stalla. Tuttavia, molti studiosi della Bibbia ritengono che la mangiatoia fosse più probabilmente una grotta. Maria, che è spesso raffigurata vestita di blu nei dipinti della Natività, in genere non mostra alcun segno dell’esaurimento che deriva dal parto. Infatti nel dipinto di Caravaggio (1571-1610) che raffigura una Maria stanca suscitò non poche polemiche all’epoca in cui fu dipinto.

Adorazione dei Pastori (olio su tela – 314×211 cm)

L’opera venne eseguita da Caravaggio durante il passaggio dell’artista dalla Sicilia dopo la fuga dalle prigioni di Malta

Una volta arrivato a Messina ricevette dal senato della città l’incarico della realizzazione di una pala d’altare che avrebbe ornato l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria della Concezione, retta dai padri Cappuccini. In cambio, il senato gli promise il compenso di mille scudi, una cifra importante che gli avrebbe consentito un futuro probabilmente migliore.

Le Natività Povera

La “natività povera”, è la rappresentazione del Natale secondo un’adesione alla lettera al racconto del Vangelo: Caravaggio dipinse due volte questo soggetto durante il soggiorno siciliano a cavallo tra 1608 e 1609. Una delle tele rappresenta un’Adorazione dei pastori, ed è custodita al Museo Regionale di Messina. La seconda, una Natività con San Francesco e San Lorenzo, è stata purtroppo rubata nel 1969 dall’ Oratorio di San Lorenzo a Palermo. Caravaggio non si esprime con retorica della povertà e nemmeno ne esaspera i toni per dare maggiore radicalità alla scena del dipinto. Semplicemente dà l’impressione di seguire i fatti e di adeguarsi a come verosimilmente devono essere andate le cose.

Related Post
Categories: Arte