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Car sharing: Italia regina d’Europa, ma occhio all’Rc auto

La capitale europea del settore è Milano – Il servizio è nettamente più diffuso nelle principali città italiane che nelle grandi capitali europee – Ma cosa succede a chi ha un incidente con il car sharing?

Car sharing: Italia regina d’Europa, ma occhio all’Rc auto

Quando si tratta di automobile, agli italiani piace condividere. Vuoi per le tariffe Rc auto più alte che altrove, vuoi perché in molte città il trasporto pubblico è problematico, il nostro Paese occupa una posizione di primo piano nel panorama europeo del car sharing. Stando all’edizione 2017 dell’Osservatorio Auto di Aiba (Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni), il settore conta già 5mila vetture in tutta Italia, con oltre 4 milioni di prenotazioni.

La capitale europea del car sharing è Milano, che vanta una flotta di 1.900 veicoli, 323mila utenti iscritti e circa 6 milioni di chilometri percorsi, con una media di oltre 2mila utilizzatori al giorno. Nella classifica italiana, la medaglia d’argento va a Roma mentre il terzo gradino del podio è occupato da Torino. Chiudono la Top-5 Verona e Bari.

La diffusione del car sharing nelle principali città italiane è nettamente superiore a quella che si registra nelle grandi capitali europee.

C’è però un aspetto a cui pochi pensano: cosa succede a chi ha un incidente con il car sharing? Tutte le società forniscono la stessa copertura assicurativa? La risposta è no. “I fruitori del servizio sono scarsamente consapevoli dei rischi cui sono esposti – osserva Luca Franzi de Luca, presidente di Aiba – e da parte delle società del settore servirebbe maggiore chiarezza nell’informare il grado di tutela degli utenti, alla luce delle grandi differenze in termini di coperture assicurative fornite dalle diverse società, che certamente impattano sui costi del servizio”.

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