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Capodanno a tavola: record di sprechi e made in Italy

Il cibo non consumato dopo il cenone è stato quantificato in Italia in mezzo miliardo di euro: solo il 15% delle famiglie non ha avanzato nulla – Record dei brindisi con spumante italiano all’estero: oltre mezzo miliardo di bottiglie stappate.

Una buona e una meno buona notizia arrivano dai vari cenoni delle festività, in particolare da quello di Capodanno, il più recente in ordine temporale. Se da un lato mai come questa volta è stato scelto (in Italia come all’estero) spumante made in Italy per brindare allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, è altresì vero – e triste – che la quantità di cibo avanzato dalle tavole, e dunque sostanzialmente sprecato, è stato quantificato in mezzo miliardo di euro.

Nel dettaglio, secondo Coldiretti solo il 15% delle famiglie è stata oculata e dichiara di non avanzare niente, e solo il 2% dona gli avanzi in beneficenza. Tutti gli altri, almeno a parole, sostengono di non buttare nulla nel bidone, reinventandosi qualche piatto riciclato per i giorni successivi, ma non è detto che questo venga effettivamente fatto, soprattutto per i prodotto a scadenza più breve. Il dato fa ancora più riflettere considerando che per il tradizionale appuntamento di fine anno con la tavola gli italiani hanno speso 2,4 miliardi di euro, il 14% in più rispetto allo scorso anno. 

In compenso, c’è stato il trionfo del cibo – e soprattutto del beverage – italiano. Salgono infatti ad oltre 560 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate all’estero nel 2019, con il record storico dei brindisi made in Italy grazie all’aumento del 9% rispetto allo scorso anno. Secondo la stima di Coldiretti per il 2019 sarà raggiunto per la prima volta il record storico dell’esportazioni all’estero per un valore di circa a 1,6 miliardi, sulla base delle previsioni sui dati Istat. Fuori dai confini nazionali i consumatori più appassionati sono risultati gli inglesi, alla faccia della Brexit, mentre i vini preferiti sono stati il Prosecco, l’Asti e il Franciacorta, oltre che il pregiato Ferrari, che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese.

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