Sull’Italia si sono abbattuti neve e freddo, ma nessuna apocalisse metereologica. Eppure, il sistema dei trasporti ferroviari italiani è andato in tilt. Nella giornata di lunedì il caos di è concentrato intorno allo snodo di Roma, per poi diffondersi anche al resto del Paese. E ha riguardato anche l’Alta velocità.
Fra i molti disservizi, emblematico il caso del treno Reggio Calabria-Torino, giunto a destinazione nel tempo record di quasi 30 ore. C’è chi è partito da Milano su un Freccia Rossa alle 10 per arrivare a Napoli alle 20 e 30: nove ore invece di quattro e mezzo, esattamente il doppio.
Secondo Trenitalia, il ritardo medio dei convogli è stato di due ore e mezzo. La società pubblica così come la privata Italo hanno fatto sapere che risarciranno parzialmente i passeggeri bloccati sui treni e integralmente quelli che hanno rinunciato a partire.
Dal ministero dei Trasporti è trapelata ieri la forte irritazione del ministro Graziano Delrio, descritto come “molto arrabbiato” dopo la giornata di passione. Il ministro non ha nascosto che tutto ciò che è successo si sarebbe potuto evitare dal momento che l’allerta meteo era prevista da giorni e le aziende di trasporto avrebbero dovuto mettere in atto le “corrette azioni manutentive”. Delrio è arrivato a chiedere a Rete ferroviaria italiana “un dettagliato rapporto al fine di poter valutare eventuali responsabilità”.
Quanto a oggi, martedì 27 febbraio, “a causa del persistere dell’emergenza meteo – scrive Rfi – tutti i treni alta velocità in arrivo e partenza da Roma fermeranno nella stazione Roma Tiburtina. In linea con il livello di emergenza previsto dai Piani neve e gelo, sarà garantito l’80% dei treni alta velocità e il 50% dei treni del trasporto regionale nel Lazio”.
Rete Ferroviaria Italiana invita i viaggiatori “a informarsi prima di mettersi in viaggio e a consultare la situazione del traffico ferroviario sul sito web rfi.it”.