“Dobbiamo essere bravi a sfruttare questa situazione negativa per rifondare l’intero movimento”, aveva detto il Ministro dello Sport Luca Lotti prima del vertice alla Federcalcio, in occasione del quale qualcuno si sarebbe aspettato le dimissioni del presidente Carlo Tavecchio, dopo la debacle della mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia 2018. Invece le dimissioni non ci sono state: c’è stato invece ufficialmente l’esonero di Gian Piero Ventura da commissario tecnico (il ct stava trattando sulla buonuscita da 700-800 mila euro), e lìaltra notizia emersa dall’incontro, al quale hanno partecipato tutti i vertici del calcio italiano, è appunto che Tavecchio per ora rimane al suo posto.
A dare per primo la notizia il Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommaso, uscito prima del termine della riunione: “Carlo Tavecchio ci ha comunicato che non intende dimettersi dalla presidenza della Figc: noi pensiamo che non si possa non ripartire dalle elezioni”. La conferma è arrivata da un comunicato della Figc, che ribadisce che Tavecchio è “indisponibile alle dimissioni”. Sul toto-nomina del nuovo ct, il presidente degli allenatori Renzo Ulivieri ha aperto sull’ipotesi Ancelotti, lasciando però intendere che per ora non è sul tavolo: “Sarebbe la soluzione più facile se fosse possibile, ma non dobbiamo essere obbligatoriamente legati al grande nome. Grande stima nei confronti di Carlo, ma in questo momento non possiamo essere legati a una scelta di questo tipo. Bisogna pensarci bene e approfondire ogni discorso”.