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Candy, chiude lo stabilimento di Brugherio: Haier mette fine alla produzione italiana

La crisi del settore degli elettrodomestici colpisce ancora: lo storico stabilimento Candy di Brugherio chiuderà a giugno 2025 dopo 70 anni di attività. 170 operai coinvolti, sono previste uscite volontarie

Candy, chiude lo stabilimento di Brugherio: Haier mette fine alla produzione italiana

La crisi nel settore degli elettrodomestici non accenna a fermarsi. Dopo settant’anni di attività, lo storico stabilimento Candy di Brugherio si avvia verso la chiusura delle sue linee produttive. Il marchio italiano, acquisito dal gigante cinese Haier nel 2018, terminerà la produzione delle celebri lavatrici entro giugno 2025 nell’ambito di un piano di razionalizzazione.

La chiusura di Brugherio si inserisce in una lunga lista di chiusure e ristrutturazioni che stanno ridisegnando il panorama industriale del continente. Tra i casi più recenti, Beko Europe ha annunciato un piano di ristrutturazione che porterà alla chiusura di tre stabilimenti e a 1.935 esuberi entro il prossimo anno. Anche altri grandi nomi, come Miele ed Electrolux, stanno affrontando difficoltà analoghe, costrette a ridimensionarsi a causa di un generale calo della domanda. La crisi, aggravata dalle tensioni geopolitiche e dall’inflazione, ha ridotto drasticamente la fiducia dei consumatori, erodendo i margini di profitto e costringendo le aziende a riorganizzarsi. Uno scenario che ha spinto molti marchi storici, inclusa Candy, a ridurre la propria presenza produttiva in Europa per concentrarsi su hub strategici più sostenibili.

La fine di un’era: Candy chiude a Brugherio

Dopo settant’anni di attività, quindi, il sito produttivo di Brugherio cesserà la produzione entro giugno 2025. Lo stabilimento, un tempo cuore pulsante della produzione delle lavatrici a carica frontale, verrà chiuso nell’ambito di un piano di razionalizzazione annunciato dal proprietario cinese Haier. La decisione non colpisce solo l’Italia: Haier ha già comunicato la chiusura dello stabilimento di Aricestii Rahtivani, in Romania, entro marzo dello stesso anno.

Haier ha spiegato che il piano punta a consolidare le attività in pochi siti strategici, riducendo l’impatto sociale attraverso progetti di riconversione. Lo stabilimento di Brugherio, infatti, verrà trasformato in un hub strategico per la ricerca e l’innovazione. Il sito ospiterà il Milan Experience Design Center, i laboratori dedicati a Internet of Things e connettività, oltre al centro europeo per l’assistenza clienti e i ricambi. Inoltre, sarà trasformato in uno Smart Home Campus, confermando l’impegno del gruppo verso l’innovazione e la tecnologia.

Lavoratori e sindacati in allarme, previste uscite volontarie

La chiusura di Brugherio interesserà circa 170 operai, su un totale di 1.100 dipendenti distribuiti tra il sito produttivo e il quartier generale di Vimercate. Per mitigare l’impatto sociale, Haier ha introdotto un programma di uscite volontarie che coinvolgerà 100 dipendenti. L’accordo, siglato con i sindacati, mira a favorire il ricollocamento dei lavoratori, offrendo incentivi a chi decide di intraprendere nuove opportunità professionali.

Nonostante queste iniziative, la chiusura del sito rappresenta una perdita significativa per il tessuto economico e sociale della Brianza. Candy è stata a lungo un simbolo di eccellenza produttiva e un pilastro dell’industria locale, e il suo ridimensionamento lascia un vuoto difficile da colmare.

Candy: un marchio storico dell’eccellenza italiana

La storia di Candy inizia nel 1927, quando Eden Fumagalli fondò a Monza l’azienda che sarebbe diventata pioniera nel settore degli elettrodomestici. Negli anni ’60, sotto la guida della famiglia Fumagalli, l’azienda raggiunse dimensioni internazionali, distinguendosi per l’innovazione continua e per la qualità dei suoi prodotti, in particolare le lavatrici.

Nonostante la fine della produzione a Brugherio, Haier ha confermato il suo impegno nei confronti del marchio Candy e del mercato italiano. Il gruppo manterrà 900 dipendenti e proseguirà le attività in altri poli strategici come Treviso, specializzato nel business Hvac (aria condizionata), e Bassano del Grappa, dedicato alla produzione di forni e prodotti per l’area cottura.

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