Johnson & Johnson sborserà 6,5 miliardi di dollari in 25 anni per risolvere le controversie riguardanti il presunto legame tra il suo talco e il cancro alle ovaie. Secondo quanto riportato da Reuters, l’accordo, che chiuderebbe tutte le cause relative al mesotelioma tramite la dichiarazione di bancarotta di una sua controllata, la Ltl Management, ha già ottenuto l’approvazione dalla maggioranza dei querelanti, rappresentando il 99% delle cause legate al talco. Le azioni di J&J, a Wall Street hanno chiuso in calo dello 0,5%.
Il talco di Johnson & Johnson e il cancro alle ovaie
Per entrare in vigore, il piano proposto richiede l’approvazione del 75% dei ricorrenti entro un periodo di tre mesi, durante il quale saranno informati dei dettagli. Le cause rimanenti, ha affermato il colosso farmaceutico, saranno gestite al di fuori di questo piano.
Nonostante le accuse, l’azienda continua a negare che il suo talco contenga amianto e causi il cancro ovarico. Una sintesi degli studi pubblicati nel gennaio 2020, che coinvolgeva 250mila donne negli Usa, non ha trovato un legame statistico significativo tra l’uso del talco nelle zone genitali e il rischio di cancro ovarico. A causa del talco, nel 2021 J&J era già stata condannata dalla Corte Suprema Usa a risarcire le sue clienti per oltre due miliardi di dollari.
Per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza dei suoi prodotti, J&J ha creato un’azienda autonoma chiamata Kenvue, che gestisce la vendita di una versione a base di amido di mais del borotalco di Johnson. Se ratificato, questo accordo potrebbe porre fine non solo alle attuali controversie legali, ma anche a quelle future, segnando un momento epocale nella risoluzione di una delle dispute legali più prolungate e costose mai affrontate dall’azienda.