In Italia è frequente l’accusa ai lavoratori di darsi malati il giorno della partita o, più in generale, di trovare tutte le occasioni per allargare le assenze, per ferie o malattia. Agli antipodi succede il contrario. Il ministro del Turismo Martin Ferguson non è contento dei lavoratori australiani. Quel che sta succedendo è una «disgrace»: non prendono abbastanza ferie, le accumulano, stanno sempre in ufficio. Se invece se ne andassero in giro il turismo se ne avvantaggerebbe. E Mr. Ferguson non è neanche contento del dollaro australiano: è troppo forte e incoraggia a prendere le vacanze all’estero invece che in Australia. Il fatto è che gli australiani soffrono della ‘tirannia della distanza: si sentono isolati, in capo al mondo, e vogliono fare il ‘grande viaggio’, stare assenti due o tre mesi. E così accumulano le ferie…
http://www.theage.com.au/travel/travel-news/australians-hoarding-annual-leave-a-disgrace-ferguson-20110609-1ftsq.html
Canberra ha un problema: gli australiani prendono poche ferie e quasi sempre per andare all’estero
Il governo sostiene che l’industria locale del turismo sta soffrendo sia per i troppi giorni passati in ufficio che per i lunghi viaggi in paesi lontani