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Canada: Trudeau ancora premier, ma senza maggioranza

Imagoeconomica

Nulla di fatto in Canada, o quasi. Al premier uscente Justin Trudeau, che guidava un governo di minoranza e aveva indetto elezioni anticipate proprio per ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento, non sono bastati l’endorsement di Barack Obama e la buona gestione della pandemia (quasi il 70% della popolazione è completamente immunizzato): il liberale ha vinto le elezioni, ma non è tornato ai livelli di popolarità del 2015. Sarà dunque di nuovo premier, ma anche questa volta con un governo di minoranza: i risultati delle elezioni non sono ancora definitivi, ma pare che i Liberali si aggiudicheranno esattamente gli stessi seggi che hanno oggi, cioè 155, mentre la soglia per la maggioranza assoluta è a 170. Alcune proiezioni danno il partito di Trudeau a 158 seggi, ma poco cambia.

Di certo c’è però che Trudeau ha vinto, mentre non hanno sfondato i conservatori di O’Toole, che sembravano in grande rimonta strizzando l’occhio ai No Vax, ai possessori di armi e promettendo di non aumentare le tasse (mentre il rivale vuole introdurre una extra imposta per banche e assicurazioni, per finanziare i mutui dei giovani under 40): la destra nelle proiezioni si ferma a 119 seggi, esattamente quelli che ha oggi, anche se in termini percentuali a livello nazionale ha battuto i Liberali, con il 33,86% dei consensi contro il 32,32%. Guadagna invece 2 seggi il Bloc Quebecois, il partito indipendentista francofono, che sale a 34 scranni in Parlamento, confermandosi la terza forza davanti al Nuovo Partito Democratico, guidato dal sikh di origine indiana Jagmeet Singh, che sale a 25 seggi ottenendo quasi il 18%. Npd è alleato di Trudeau ma orientato più a sinistra e amatissimo dai giovani.

Era anche per questo motivo che il premier liberale aveva indetto il voto anticipato: per consolidare la sua leadership e possibilmente fare a meno del popolare alleato, 42 enne e in piena ascesa politica (è sostenuto dalla pasionaria americana Alexandra Ocasio-Cortez). Singh propone misure drastiche soprattutto per l’ambiente e a favore di giovani e fasce più povere: orientamenti sui quali è d’accordo anche Trudeau, che però sperava nel successo della campagna vaccinale per ottenere dai cittadini la possibilità di reggere il timone da solo. Invece per il 49 enne, che negli anni è stato anche considerato un sex symbol, sarà ancora una volta governo di minoranza. Tuttavia, secondo la stampa canadese, Trudeau ne esce in qualche modo rinforzato: l’imboscata della destra è fallita e i presupposti per un esecutivo che arrivi saldamente a fine legislatura ci sono tutti.

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