Questa volta non sarà una sfida scudetto, ma per 90 minuti sarà come se lo fosse. Perché quando si affrontano Milan e Juventus nessuno vuole mai perdere, nemmeno nelle amichevoli estive. Figurarsi dunque quando siamo già a stagione inoltrata, con una classifica che si delinea sempre di più e un margine d’errore che diminuisce di conseguenza. Da qualunque lato la si guardi, la classifica non concede sbagli: al Milan, che deve per forza iniziare a vincere e alla Juve, che non vuole perdere il vantaggio sulle inseguitrici.
Con queste premesse, il match di San Siro (tutto esaurito come da copione) si presenta di difficile interpretazione. I campioni d’Italia sono certamente favoriti, ma i rossoneri hanno mostrato segnali di ripresa. In campo può succedere di tutto, a patto che i nervi restino al loro posto. In questo senso sarà fondamentale la direzione del signor Rizzoli, designato per arbitrare la partita più delicata del weekend.
Ricordate tutti cosa successe l’anno scorso? Tra il gol non visto di Muntari e quello annullato ingiustamente a Matri (più un corollario di episodi che è meglio dimenticare), si parlò di tutto tranne che di calcio. Le premesse per una grande partita ci sono tutte, speriamo solo che non vengano disattese.
QUI MILAN
Vigilia movimentata in casa rossonera. Come annunciato venerdì, a Milanello si è rivisto nuovamente Silvio Berlusconi. Il copione è stato all’incirca quello della settimana scorsa, con l’arrivo dell’elicottero verso l’ora di pranzo, l’allenamento, le chiacchiere con i giocatori e con la stampa.
Il presidente ha parlato di tutto, a cominciare dal caso Pato, che venerdì aveva definito un problema: “È giusto centellinare le sue presenze, ma garantendogli che nell’ambiente del Milan può trovare il massimo di stima, apprezzamento, affetto e calore. Ha avuto una serie di tanti, troppi incidenti, ora è uscito da questa serie negativa, ma deve recuperare integrità fisica e fiducia. Un prestito per aiutare il suo recupero? Non me l’ha chiesto, nell’eventualità vedremo. Uno scambio con Balotelli? Non mi piacciono gli scambi”.
Senza peli sulla lingua il Cavaliere, anche sull’affaire Guardiola: “Chi non vorrebbe uno come Guardiola? Ma ci sono i club inglesi che insistono, in particolare il Manchester City. Noi saremo presenti, ma è difficile”.
Un’ammissione in piena regola che non avrà fatto felice Allegri, che però ha preferito glissare e concentrarsi sulla Juventus. “Guardiola non è un problema che mi riguarda, non posso decidere chi sarà l’allenatore del Milan – ha dichiarato il tecnico rossonero. – Io devo pensare solo alla partita di domenica”. Un match da vincere, per dare continuità ai risultati positivi raccolti nell’ultima settimana: “Bisognerà fare la partita perfetta sotto tutti i punti di vista. Anche se la perfezione non esiste. La Juve ha grande forza fisica e grandi individualità, inoltre arriva da una partita ottima con il Chelsea. Dovremo sapere che affronteremo i più forti”.
Per sovvertire i pronostici, Allegri punterà ancora sul 4-3-3. I dubbi riguardano il centrocampo, con il ballottaggio Nocerino-Emanuelson e l’attacco, dove oltre all’intoccabile El Shaarawy (e all’indisponibile Pato) sono tutti in gioco per una maglia.
QUI JUVE
Tante parole da Milanello quanto silenzio da Vinovo. Quella di non parlare prima delle partite è ormai abitudine arcinota, più per un discorso scaramantico che per una vera e propria protesta contro i media. In attesa del ritorno di Conte (che probabilmente coinciderà con la fine di questo assurdo silenzio), la Juve si prepara senza distrazioni di alcun genere. Il match di questa sera è considerato delicatissimo, sia per l’avversario (che i bianconeri temono al di là della classifica) che per il possibile “effetto Chelsea”.
Conte infatti ha paura che i suoi possano avere le pile scariche dopo la partitona di martedì, ecco perché in questi giorni ha messo sotto torchio la squadra più del solito. Il tecnico sa bene che sulla carta i suoi sono superiori, a patto che non abbassino la soglia dell’attenzione.
Anche perché questa volta l’infermeria crea qualche problema di troppo. Il polpaccio di Chiellini non dà tregua, dunque Conte ha deciso di non convocarlo. Una brutta tegola, a cui bisogna aggiungere l’influenza di Bonucci. L’ex difensore del Bari sarà regolarmente in campo (raggiungerà la presenza numero 100 in maglia bianconera), ma in settimana non ha certo potuto allenarsi al meglio.
Per sostituire Chiellini invece è ballottaggio tra Caceres e Lucio, con il primo favorito. Per il resto sarà la Juve tipo, con la cerniera di centrocampo Vidal-Pirlo-Marchisio, Isla e Asamoah sulle fasce e Vucinic là davanti. Dubbio per l’altra maglia d’attacco: chi tra Quagliarella e Giovinco affiancherà il montenegrino? Entrambi stanno bene e vengono da prestazioni importanti. Conte deciderà solo questa mattina, ma la sensazione è che il napoletano sia in vantaggio.
PROBABILI FORMAZIONI
Milan (4-3-3): Abbiati; De Sciglio, Yepes, Mexes, Constant; Montolivo, De Jong, Nocerino; Robinho, Boateng, El Shaarawy.
In panchina: Amelia, Gabriel, Acerbi, Zapata, Emanuelson, Flamini, Niang, Bojan, Robinho.
Allenatore: Massimiliano Allegri.
Indisponibili: Strasser, Didac Vila, Muntari, Mesbah, Antonini, Traorè, Ambrosini, Abate, Bonera, Pato.
Squalificati: nessuno.
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Quagliarella.
In panchina: Storari, Rubinho, Lucio, Marrone, Lichtsteiner, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Pepe, Bendtner, Matri, Giovinco.
Allenatore: Antonio Conte (Squalificato, in panchina Angelo Alessio).
Indisponibili: Chiellini.
Squalificati: nessuno.
Arbitro: Nicola Rizzoli (Bologna).
Assistenti di linea: Di Liberatore – Cariolato.
Assistenti di porta: Bergonzi – De Marco.Quarto uomo: Niccolai.