Una goleada per rispondere al Napoli e lanciare la sfida alla Roma. Dopo aver asfaltato il Genoa, la Juventus si ripete anche contro il Catania. Questa volta il gioco è meno bello, ma il risultato è più netto e rotondo. La Juve vince e convince, perché ora, oltre alle vittorie (che a dire il vero non sono mai mancate) arrivano anche le giuste prestazioni. Rispetto alle indiscrezioni della vigilia Conte sceglie Caceres in difesa al posto di Ogbonna, conferma Isla a centrocampo e rilancia De Ceglie sulla sinistra. Come previsto resta fuori Pogba e in attacco si rivede la coppia Tevez-Llorente.
De Canio risponde con 3-5-2 mascherato, perché in realtà i siciliani difendono a 5 senza però disdegnare i contropiedi con Keko e Bergessio. E proprio loro al 15’ fanno tremare lo Stadium con una pericolosa ripartenza, sventata però in angolo dall’ottimo Chiellini. E’ un fuoco di paglia, perché la Juve c’è, eccome se c’è. Al 20’ Llorente sfiora il gol con un colpo di testa a lato di pochissimo, ma la festa è solo rimandata. Sei minuti più tardi infatti i bianconeri passano con Vidal, il cui tiro trova però la deviazione decisiva di Guarente prima e Rolin poi. Al 34’ invece nessuna fortuna: la punizione di Pirlo s’insacca alle spalle di Andujar con la solita precisione. Nel secondo tempo la Juve sfiora ripetutamente il terzo gol (con Pirlo, Llorente e Marchisio), rischia di subirne uno (Chiellini salva ancora su Almiron), infine lo trova con Tevez.
L’Apache sfrutta un errore di Legrottaglie per presentarsi a tu per tu con Andujar, dribblarlo e mandare in estasi lo Stadium. Poco dopo (76’) c’è gloria anche per Bonucci, che raccoglie l’assist di Giovinco (entrato al posto di Tevez) e realizza il poker. La vittoria è servita, ora non resta che sedersi in poltrona e vedere cosa succederà a Roma questa sera. Al momento i punti dalla capolista sono due, ma se i giallorossi dovessero battere il Chievo tornerebbero ad essere cinque. Ma i tifosi della Juve possono stare tranquilli: se è vero che due indizi fanno una prova, la Signora è tornata a ruggire.