Finalmente Milan! I rossoneri cancellano la sconfitta di Torino con un poker alla Sampdoria, ottenendo così una vittoria importante sia per la classifica che per il morale. Esce malissimo invece la squadra di Montella: l’Aeroplanino dovrà lavorare ancora molto per evitare figuracce del genere. Oltre ai 3 punti il Milan porta a casa diverse indicazioni positive, a livello tattico ma anche di uomini. Il 4-4-2 ha funzionato piuttosto bene: squadra corta, aggressiva, concentrata e, finalmente, pericolosa. Non può essere un caso che i migliori in campo siano stati Niang e Bonaventura, il primo spostato al centro dell’attacco assieme a Bacca, il secondo sulla fascia sinistra con licenza di accentrarsi.
Esterni e centravanti, eccola qui la forza del sistema di gioco più classico del mondo e, forse per questo, troppo spesso sottovalutato. Intendiamoci, la scialba Samp vista ieri ha reso il compito molto facile ai rossoneri, padroni del campo per tutta la durata del match, e i miglioramenti andranno verificati sul lungo periodo, intanto però la squadra di Mihajlovic ha trovato un’identità tattica ben precisa e questa, viste le ultime prestazioni, è sicuramente una bella notizia. “Dovevamo riscattare la sconfitta con la Juve e ci siamo riusciti – ha spiegato il tecnico serbo. – Il cambio di modulo ci ha reso più pericolosi in fase offensiva, giocando così possiamo vincere contro tutti. Ora dobbiamo continuare su questa strada, da qui a Natale vogliamo mantenere una media punti alta e non fare passi indietro”.
Sin dall’inizio si è capito che il Milan avrebbe potuto creare parecchi problemi alla Samp. Troppo lenta e impaurita la squadra di Montella e così i rossoneri, schierati da Mihajlovic con 4 giocatori offensivi (Cerci, Bacca, Niang e Bonaventura) si sono immediatamente impadroniti del campo. Al 18’ il gol spacca-partita: bella giocata di Niang per Bonaventura e tap-in facile facile con conseguente 1-0. Il francesino è scatenato: poco dopo sfiora il 2-0 con un’azione personale e al 38’ lo trova trasformando un rigore procurato da Bonaventura. La partita, di fatto, finisce qui. La ripresa infatti si trasforma in un’esibizione con il Milan, per la prima volta in stagione a San Siro, a regalare spettacolo. Al 49’ Viviano “regala” a Niang la palla del 3-0, il francese ringrazia e realizza la prima doppietta della carriera con la maglia rossonera. Mihajlovic dà spazio a Poli, Honda e Luiz Adriano, il brasiliano si fa trovare pronto: prima sfiora il gol con un diagonale fuori di pochissimo, poi lo trova con una girata su cui Viviano non può nulla (79’). L’unica sbavatura del match arriva a ridosso del recupero: fallo di Poli su Eder e rigore trasformato dallo stesso attaccante (87’). Ancora una volta la porta di Donnarumma è stata violata ma poco importa: il Milan ha vinto e convinto, un binomio su cui in pochi, alla vigilia, avrebbero scommesso con convinzione.