Un’altra batosta, questa volta senza alibi. L’Inter sprofonda a Firenze (3-0) e con lei, forse, vanno a fondo le certezze di Walter Mazzarri, sempre più al centro di tutte le critiche. Doveva essere la serata della svolta, quella in cui i nerazzurri avrebbero riscattato la figuraccia rimediata una settimana fa contro il Cagliari, invece è stato uno show targato Fiorentina. Spettacolari i gol viola, soprattutto i primi due arrivati peraltro in meno di 20 minuti. Ma l’Inter, al di là delle prodezze balistiche di Babacar e Cuadrado, è stata spettatrice non pagante, tanto da “costringere” il popolo del Franchi al remake del 2012 (“il pallone è quello bianco” hanno cantato i tifosi fiorentini irridendo gli avversari).
“Abbiamo dei problemi e sono venuti fuori – ha ammesso Mazzarri nel post partita. – Ho provato a dare una scossa ma siamo in difficoltà, meno male che ora arriva la sosta”. Un po’ povera come spiegazione: l’Inter ha raccolto 8 punti in 6 giornate, incassato 7 gol nelle ultime due partite, peraltro giocando piuttosto male. Giustificare il tutto con la condizione fisica sembra un po’ riduttivo, tanto più che anche la Fiorentina era reduce dall’Europa League, peraltro con molti più infortunati a carico. Manca un gioco degno di tale nome e anche la squadra sembra aver perso fiducia nelle idee del tecnico. Urge una svolta, altrimenti c’è il rischio di una stagione piuttosto amara. Bene invece la Fiorentina che si gode le prodezze di Babacar (destro terrificante sotto l’incrocio al 7’), Cuadrado (tiro a giro nell’angolino al 19’) e Tomovic (slalom tra le belle statuine nerazzurre al 76’) e guarda così al futuro con più ottimismo.
Lo stesso discorso si può fare anche per il Napoli, peraltro prossimo avversario dell’Inter dopo la sosta. Gli azzurri hanno sofferto tanto ma alla fine hanno avuto la meglio sul Torino (2-1). Non è stata però una serata facile tanto che, dopo appena 14 minuti, gli uomini di Benitez erano già sotto. Merito del gioiello di Quagliarella: controllo acrobatico, torsione quasi illegale e tiro sul palo lontano di Rafael. Gli azzurri hanno però avuto il merito di non farsi abbattere, nonostante il clima del San Paolo fosse sull’ostile andante. Il primo tempo ha visto Gilet compiere interventi strepitosi, Insigne colpire un palo a colpo sicuro e Higuain sbagliare a porta praticamente vuota. Poi però, nella ripresa, il fortino granata è caduto.
Prima il colpo di testa di Insigne (55’), poi la deviazione sporca di Callejon (72’) e così la frittata si è ribaltata. Nel finale polemiche per un paio di episodi in area azzurra ma Massa, per fortuna di Benitez, ha lasciato correre. “Abbiamo meritato la vittoria – il pensiero del tecnico spagnolo. – E’ la terza di fila, qualcosa vorrà pur dire. La nostra rosa non è meno forte dello scorso anno ma dobbiamo restare tutti uniti”.