L’ultima chiamata è arrivata. A San Siro, contro il Catania ultimo in classifica, l’Inter non può assolutamente mancare l’appuntamento con la vittoria. Viceversa, il popolo nerazzurro scatenerebbe la sua rabbia in una contestazione già esplosa in settimana, e solo sopita dalla marcia indietro della società sull’affare Vucinic-Guarin. Ci sarà anche Thohir in tribuna, motivo in più per far bene e tornare a quella vittoria che manca da più di un mese.
“Dobbiamo cercare di prenderci i tre punti in ogni modo – ha ammesso Mazzarri in conferenza stampa. – Le altre partite che arriveranno dopo saranno, per assurdo, meno difficili di questa”. Difficile crederci (l’Inter affronterà Juventus, Fiorentina e Roma nelle prossime sei gare, peraltro tutte in trasferta), ma il tentativo motivazionale del tecnico va quantomeno apprezzato. D’altronde i nerazzurri non possono più sbagliare, altrimenti la situazione rischierebbe davvero di sfuggire di mano. “E’ il mio destino vivere momenti così – ha replicato il tecnico. – Faccio parte di chi si deve sempre sudare tutto, ma le sfide difficili mi piacciono”.
Ecco perché, a dispetto di qualche rumors uscito in settimana, WM non ha mai pensato di dare le dimissioni. “Perché avrei dovuto? – si è difeso in conferenza. – Un comandante che crede nel gruppo e sente di avere grande stima da parte di tutti è contento. Se i ragazzi non mi seguissero allora sì che penserei alle dimissioni, ma la mia esperienza m’insegna che col lavoro e i fatti i giocatori ti seguono”. Di sicuro però Mazzarri si aspetta lo stesso supporto anche dalla società, in particolare da Thohir. Il presidente assisterà al match odierno, poi si fermerà a Milano fino alla conclusione del mercato invernale. “Non vedo l’ora che finisca – ha sospirato il tecnico. – Ho chiesto ai ragazzi di non leggere i giornali e concentrarsi solo sul Catania, sarà una partita importantissima e penso che tutti saranno motivati e pronti al riscatto”. Intanto però la sessione di trattative è aperta, e condiziona non poco la quotidianità nerazzurra.
Il caso più lampante riguarda Guarin, non convocato per la partita di oggi, ma anche Ranocchia non vive certo un momento felice e sereno. I due sembrano avere la valigia in mano, il primo con destinazione Turchia (il Galatasaray di Mancini gli ha messo gli occhi addosso), il secondo verso Dortmund e la Bundesliga. Mazzarri se la giocherà con il 3-4-1-2 già visto a Genova, in cui Campagnaro, Rolando e Juan Jesus comporranno la linea difensiva, Jonathan, Kuzmanovic (favorito su Taider), Cambiasso e Nagatomo quella mediana, Alvarez sarà trequartista alle spalle del duo Palacio-Milito. Se poi il mercato regalerà un’altra punta WM sarà solo che felice.
L’Inter non ha ancora perso le speranze di arrivare a Vucinic (ma senza inserire Guarin nella trattativa) e guarda con attenzione anche alla guerra fredda tra Osvaldo e il Southampton. Molto dipenderà da Thohir, ma anche dalla partita odierna. Che i nerazzurri non possono proprio permettersi di sbagliare.