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CAMPIONATO SERIE A – Le milanesi sono tornate: Inter travolgente e Milan corsaro. Napoli ko

La vendemmia del gol. Domenica incredibile per le milanesi, capaci di vincere segnando valanghe di reti, seppur in partite estremamente diverse fra loro, ma anche per il Napoli, battuto in casa dal Chievo e di nuovo nel baratro. Il risultato è che il Milan vola in testa alla classifica assieme a Roma e Juventus, con cui peraltro se la vedrà sabato prossimo nel primo big match della stagione, che l’Inter rilancia con forza la propria candidatura alle zone nobili, che i partenopei aggiungono nuovi cocci ad una stagione fin qui terribile. La partita più pazza e divertente è stata senza dubbio quella del Tardini, dove Parma e Milan sono riuscite a regalare addirittura 9 gol, oltre che un mezzo infarto ai rispettivi allenatori. Match scoppiettante fin dai primi minuti con i rossoneri in vantaggio al 25’ con Bonaventura, mandato in campo da Inzaghi al posto dell’infortunato Torres. Neanche il tempo di esultare e il Parma pareggia con Cassano, bravo a sfruttare di testa un’incertezza di De Sciglio (27’). 

Il Milan soffre in difesa ma la qualità dell’attacco è assoluta anche perché Menez è in stato di grazia. Al 37’ dà il via all’azione che porta al gol di Honda, al 45’ si procura un calcio di rigore (fallo di Lucarelli che avrebbe meritato il cartellino rosso) e lo trasforma. Bottino in saccoccia? Nemmeno per sogno! Al 51’ il Parma rientra nel match con Felipe (2-3) e poco dopo Bonera viene espulso per doppia ammonizione (tocco di mano quasi sulla linea dell’area) sconvolgendo definitivamente il copione tattico. Il Milan sembra alle corde ma al 69’ De Jong sradica un pallone dei piedi di Cassano e batte Mirante dopo un inedito (per lui s’intende) coast to coast. Distanza di sicurezza ristabilita solo per 4’, perché al 73’ Lucarelli sovrasta Poli e batte nuovamente Diego Lopez. 

Al 77’ il Parma resta in 10: Massa giudica da ammonizione un intervento di Felipe su Menez ristabilendo così la parità numerica. Partita bellissima che arriva all’apice al 79’ quando il francese, dopo aver colpito una traversa, sfrutta un errore di Ristovski e fredda Mirante con uno splendido colpo di tacco. Le emozioni non sono ancora finite perché poco dopo Diego Lopez la combina grossa lisciando un comodo retro passaggio di De Sciglio per il più assurdo degli autogol. Il portiere inoltre si fa male e resta in campo solo perché Inzaghi ha esaurito i cambi, mettendo tonnellate di pepe sul finale di partita. Il Parma prova in tutti i modi a raggiungere il clamoroso pareggio ma il Milan, in un modo o nell’altro, resiste portando così a casa una vittoria che vale oro. 

Decisamente più tranquilla la domenica dell’Inter che seppellisce di gol il povero Sassuolo, colpito ancora una volta dalla maledizione nerazzurra. A San Siro infatti è finita 7-0 proprio come un anno fa, quando gli uomini di Mazzarri sconfissero gli emiliani con lo stesso punteggio. Al festival del gol (4 solo nel primo tempo) partecipano un po’ tutti ma la palma del migliore in campo va di diritto a Icardi. L’argentino realizza una tripletta d’autore mettendo in mostra gran parte del ricchissimo repertorio: opportunismo (al 4’ scatta sul filo del fuorigioco e batte Consigli in due tempi), destro piazzato(a giro sul palo lontano al minuto 30) e sinistro in corsa (al 52’ su assist di Kovacic). Sugli scudi anche il croato, finalmente al primo centro in Serie A (21’, tocco morbido con l’esterno destro) e Osvaldo (due reti facili facili ai minuti 43 e 72), così come Dodò e Medel, applauditissimi dal pubblico di San Siro. Gloria pure per Guarin, rispolverato da Mazzarri dopo un’intera estate sul mercato e subito in gol con un bel tiro dalla distanza (74’). Il Sassuolo? Semplicemente disastroso ma l’ottima prova dell’Inter resta e dà fiducia e morale in vista dei prossimi impegni.

Tutto ciò insomma che manca al Napoli, di nuovo in stato di crisi dopo la tregua derivata dal successo sul Genoa. Gli azzurri avevano maledettamente bisogno di vincere davanti al proprio pubblico, invece i tre punti se li è presi il Chievo, ormai bestia nera ufficiale dei partenopei. Il match sembra mettersi bene quando Giacomelli, al 26’ del primo tempo, fischia un sacrosanto rigore al Napoli per un fallo di Cesar su Higuain. Lo stesso Pipita però se lo fa parare dallo strepitoso Bardi e in meno di mezzora il Napoli si ritrova dal possibile 1-0 al clamoroso 0-1. Al 49’ infatti Maxi Lopez sfrutta la dormita di Albiol, freddando Rafael e una città intera. Gli azzurri provano in tutti i modi a rialzarsi ma il ritmo è basso, le idee poche e confuse e la dea bendata impegnata altrove. Perché sulla strada del Napoli si frappone Bardi, capace di parare tutto il possibile e pure qualcosa di più. Nulla da fare insomma, il Chievo espugna il San Paolo lasciando a Benitez una settimana davvero da incubo. 

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