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CAMPIONATO SERIE A – La Roma non può più sbagliare: col Carpi conta solo vincere

CAMPIONATO SERIE A – Il clima si è fatto pesante per Garcia: o batte il Carpi in casa o rischia la panchina – I bookmaker inglesi scommettono sul suo esonero entro Natale – Ma oggi la Roma può ancora rifarsi purchè riesca a vincere senza se e senza ma con la matricola emiliana – Si aspettano i gol di Dzeko ma occhio all’ex Borriello.

CAMPIONATO SERIE A – La Roma non può più sbagliare: col Carpi conta solo vincere

Vincere e basta. Dopo il pareggio col Sassuolo e la sconfitta di Genova la Roma non ha più scuse: contro il Carpi (ore 18) dovranno necessariamente arrivare tre punti, senza se e senza ma. Le ultime due giornate hanno complicato la classifica (l’Inter è già a +7 e anche la Lazio è balzata davanti) e, di conseguenza, il clima attorno a Garcia. La Capitale, come sempre durante i momenti difficili, è in ebollizione e ha già scelto il tecnico come imputato principale, tanto che i bookmaker inglesi, sempre bravi a cogliere gli umori delle piazze, sono tornati a quotare il suo esonero entro Natale. “L’unica cosa che mi interessa è il campo – ha replicato il diretto interessato. – Una settimana fa eravamo messi bene, poi abbiamo raccolto un punto su 6 ed è chiaro che non va bene. La classifica non può essere un problema a settembre ma è chiaro che non dobbiamo perdere troppo terreno dalla prima. Ora pensiamo al Carpi, possiamo ribaltare questo momento difficile e iniziare una striscia positiva”.

Nulla, effettivamente, è compromesso, resta però la sensazione di un allenatore in grande difficoltà, guardato con diffidenza dalla piazza e, forse, anche dalla proprietà. Non è un mistero che i rapporti con Pallotta siano piuttosto freddi, così come che ci siano state diverse incomprensioni (da ambo le parti d’intende) anche con Sabatini. Urge un filotto positivo a partire da questa sera: dopo il Carpi ci saranno le trasferte di Borisov e Palermo, un trittico che potrà restituire solidità alla squadra oppure spedirla nel baratro della crisi. Difficile capire come abbia potuto incepparsi una macchina che, appena 10 giorni fa, sembrava ben avviata verso una stagione importante. Tanti puntano il dito contro la gestione degli uomini (dunque su Garcia), altri invece se la prendono con i problemi strutturali di una rosa ricca davanti e decisamente meno in difesa e a centrocampo. “A Genova abbiamo giocato bene – si è difeso il tecnico. – Ora si tratta di limitare gli errori e ritrovare serenità”. Dunque nessuna rivoluzione bensì continuità all’insegna del 4-3-3. In difesa, davanti a De Sanctis, confermata la linea a 4 Florenzi, Manolas, De Rossi e Digne, così come il centrocampo a 3 con Pjanic, Keita e Nainggolan. In attacco la novità sarà rappresentata da Gervinho, che dovrebbe partire da titolare nel tridente con Salah e Dzeko. Anche il rendimento del bosniaco (un solo gol all’attivo) comincia a destare qualche preoccupazione, per quanto Garcia (“deve stare tranquillo, tornerà presto a segnare”) si mostri fiducioso. Castori, fresco dell’ottimo punto raccolto contro il Napoli, risponderà con il solito 3-5-2, con Borriello e Matos titolari in attacco.

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