La caccia ricomincia all’ora di pranzo. Il lunch match (ore 12.30) del Bentegodi tra Verona e Roma inaugurerà la domenica calcistica e sarà piuttosto indicativo sul proseguo della lotta scudetto. Perché il pareggio della Juve capolista dà una bella chance ai giallorossi, che in caso di successo accorcerebbero le distanze dalla vetta, oltre ad allungare sul Napoli fermato in casa dal Chievo. Pensare solo ai risultati delle avversarie sarebbe però molto rischioso, ecco perché Rudi Garcia vuole massima concentrazione sul Verona.
“E’ una squadra che sta facendo un grande campionato, soprattutto in casa – ha spiegato il francese. – Per le nostre ambizioni però non cambia nulla, andremo in trasferta per vincere e prenderci i tre punti. Sarà una partita difficile, cerchiamo di renderla tale anche per loro”. Lo spirito guerriero di Garcia non conosce soste e neanche le ipotetiche scorie della Coppa Italia sembrano scalfirlo. “Quando ci sono tre gare in sette giorni la situazione è più difficile da gestire – ha ammesso il tecnico giallorosso. – Dalla partita con la Juve sono però passati ben cinque giorni, ogni giocatore sta bene ed è pronto per giocare”. E’ fuori discussione che il successo di martedì abbia aumentato a dismisura l’entusiasmo della Capitale, sempre pronta a infiammarsi per la sua Roma.
Garcia lo sa bene e spera che il tutto si trasformi in ulteriore benzina nel serbatoio giallorosso. “Per come avevamo perso a Torino era importante battere la Juve – il suo pensiero. – Non avevamo bisogno di sapere che eravamo forti, ora però ne siamo ancor più sicuri anche perché la Juventus non perde quasi mai”. Nemmeno il mercato sembra riuscire a infastidire il francese, nonostante da Parigi suonino sirene piuttosto ammalianti per Pjanic. “Ognuno è responsabile delle sue parole – ha replicato Garcia riferendosi a Laurent Blanc. – Comunque non c’è nessuna trattativa, Miralem non si vende”. Per ribadire la propria posizione, il francese lo schiererà titolare là in mezzo al campo assieme a De Rossi e Strootman, con Nainggolan che partirà così dalla panchina. La vera notizia però potrebbe arrivare dall’attacco, visto che Destro sembra in vantaggio su capitan Totti.
“Gli attaccanti sono i giocatori che danno di più – ha spiegato Garcia. – Ci sono venti partite da qui alla fine del campionato, ognuno deve farsi trovare pronto”. I compagni di reparto di Destro (sempre che alla fine non la spunti il Pupone) saranno Gervinho e Ljajic, che dovrebbe vincere il ballottaggio con Florenzi. Nessun dubbio invece in difesa, dove davanti a De Sanctis agiranno i titolarissimi Maicon, Benatia e Castan, oltre a Dodò, unico terzino sinistro a disposizione, in attesa dei recuperi di Balzaretti e Bastos.