Tre quarti di scudetto in tasca. A separare la Juventus dall’ultimo pezzettino c’è solo la matematica ma, di questo passo, anche quella diventerà solo un’opinione. L’1-0 sul Sassuolo certifica il dominio bianconero in campionato, con buona pace di Antonio Conte. Sarà anche vero che, come ha puntualizzato ieri, “con lui la Juve avrebbe 20 punti di vantaggio sulla seconda”, tutto sommato però anche 11 vanno benissimo. “Non voglio commentare le sue parole, non ho mai fatto paragoni col passato e mai li farò – ha ribattuto Massimiliano Allegri. – Quello che conta sono gli obiettivi, siamo ancora in corsa in Coppa Italia e in Champions…”. Frecciata a parte (l’anno scorso la Signora abbandonò il massimo palcoscenico europeo a dicembre) l’attuale tecnico bianconero ha ritrovato il sorriso, ammesso che l’avesse mai perso. La sconfitta con la Fiorentina infatti non poteva inficiare un’ottima stagione come questa, anche se ieri la vittoria serviva come il pane. Non era solo questione di classifica bensì di morale: quello della Juve stava cominciando a scricchiolare e un risultato negativo nel monday night avrebbe certamente peggiorato le cose.
“Mi basterebbe vincere 1-0” aveva sospirato Allegri alla vigilia. Detto, fatto. La capolista ha vinto con un solo gol di scarto, per giunta a 8 minuti dalla fine. Decisivo Paul Pogba, fin lì autore di una partita abbastanza anonima. Ma i fuoriclasse si vedono nel momento del bisogno e il francese fa decisamente parte della categoria. All’82’, proprio quando il Sassuolo sembrava avere in tasca un clamoroso punto, “Mister 100 milioni” ha intercettato un pallone di Pepe diretto a Tevez, l’ha controllato con un tocco e poi l’ha scaraventato nell’angolino alle spalle di Consigli. L’1-0 ha fatto letteralmente esplodere lo Stadium, a cominciare dalla tribuna d’onore dove Agnelli, Marotta e Nedved hanno esultato quasi fosse il gol scudetto. C’è da capirli perché in fondo un po’ lo è, basta non dirlo ad Allegri. “Facciamo le cose con calma, pensiamo di partita in partita – ha ammonito il tecnico bianconero. – Ne mancano ancora molte, a cominciare da sabato contro il Palermo. Il girone di ritorno poi è sempre più difficile, o vai subito in vantaggio oppure rischi come contro il Sassuolo. Loro ci hanno pressato ma noi siamo stati bravi ad aumentare la velocità, peraltro senza concedere niente”. Effettivamente la Juve avrà anche faticato a vincere ma non ha mai rischiato di perdere. Gli emiliani, pur con un tridente di grande qualità con Zaza, Sansone e Berardi, hanno difeso con ordine senza però creare difficoltà ai bianconeri. Che, dopo aver più volte sfiorato il gol, lo hanno appunto trovato con Pogba. Punto esclamativo sullo scudetto? La matematica, solo lei, ci impedisce di dirlo con certezza. Non Roma, Napoli o Lazio, troppo lontane per fare davvero paura alla Signora.