La festa è rimandata, ma forse è meglio così. In casa Juventus nessuno lo ammette apertamente, ma vincere il titolo stasera, a tre giorni dalla semifinale di ritorno contro il Benfica, sarebbe stato quasi un problema. Meglio rinviare i bagordi a settimana prossima, quando l’Europa League, in un modo o nell’altro, sarà stata archiviata. Se sarà finale ci si penserà solo a metà maggio, viceversa il calendario offrirà subito il modo per dimenticare l’eventuale delusione. A patto però che questa sera la Signora faccia il suo dovere in quel di Reggio Emilia, contro un Sassuolo alla disperata ricerca di punti salvezza.
Una sfida quasi scontata sulla carta, ma comunque da non sottovalutare. Anche perché, a metterci su un po’ di pepe, ci hanno pensato i tecnici di Roma e Juventus. “Mi aspetto che il Sassuolo giochi come una squadra che deve salvarsi, con i giocatori migliori – aveva attaccato Garcia qualche giorno fa. – Non sempre le piccole che hanno giocato allo Stadium lo hanno fatto (il riferimento è al Livorno, n.d.r.). Inoltre spero di non sentire il loro allenatore contento per aver perso solo 1-0 (e qui la stoccata è a Ballardini, n.d.r.). Chiedo solo questo”. Parole provocatorie, che non sono piaciute per nulla ad Antonio Conte.
“Sono rimasto sorpreso dalle dichiarazioni di Garcia – ha ribattuto l’allenatore bianconero. – L’ho trovato molto provinciale e andando indietro, sommando anche ciò che aveva detto a proposito dei nostri aiutini, catalogo le sue come chiacchiere da bar. Il calcio italiano non aspettava certo Garcia per portare stimoli ai nostri avversari, dovrebbe sapere che sono due anni che siamo in testa e che ogni squadra ci affronta come se fosse la partita della vita. Ha mancato di rispetto agli allenatori e ai giocatori e anche a tutti i tifosi”.
Schermaglie da scudetto, che probabilmente si protrarranno fino al match dell’Olimpico tra due settimane. Intanto però la Juve deve pensare al Sassuolo, ovviamente tenendo un occhio sul Benfica. “Non faremo alcun ragionamento in vista dell’Europa – ha però negato Conte. – Quello che conta è vincere a Reggio Emilia e non facile perché affronteremo una squadra in piena lotta salvezza. Vincendo metteremmo le mani sullo scudetto”.
In realtà il turnover ci sarà eccome, a cominciare dagli acciaccati Barzagli e Vidal, che partiranno dalla panchina. Proprio le condizioni del cileno preoccupano l’ambiente bianconero, e non solo. “Ha un’infiammazione al menisco che si è riacutizzata – ha spiegato il tecnico. – Speriamo di recuperarlo per giovedì, ad ogni modo qui se c’è qualcuno che deve preoccuparsi siamo noi che gli paghiamo lo stipendio, poi toccherà alla nazionale cilena”.
Ad ogni modo Vidal non ci sarà e Conte lo sostituirà con Marchisio. In difesa, davanti a Buffon, spazio a Caceres, Ogbonna e Chiellini, a centrocampo, oltre al Principino, toccherà a Isla, Pirlo, Pogba e Asamoah. In attacco invece nessun turnover, con i titolarissimi Tevez e Llorente in campo dall’inizio. Di Francesco risponderà con un 4-3-3 con Pegolo in porta, Antei, Cannavaro, Longhi e Gazzola in difesa, Chibsah, Magnanelli e Ziegler a centrocampo, Zaza, Floro Flores e Sansone in attacco.