Avanti il prossimo. La Juventus comincia il 2016 esattamente come aveva finito il 2015, ovvero vincendo. Questa, ormai, non è più una novità: con il 3-0 di ieri sul Verona sono 8 i successi consecutivi raccolti in campionato, una marcia a passo velocissimo anche se non ancora sufficiente per guardare tutti dall’alto in basso. La distanza dal vertice resta immutata ma certo i bianconeri fanno paura e rinforzano la propria candidatura scudetto ogni giorno di più.
“I ragazzi sono stati bravi a rientrare subito dentro al campionato – il commento di Massimiliano Allegri. – Non siamo stati particolarmente brillanti ma non è mai facile esserlo dopo le feste. Ora siamo rientrati nel gruppo di vertice, vincerà chi sbaglierà meno”. Il tecnico bianconero si gode una rimonta incredibile, soprattutto considerando le difficoltà d’inizio stagione. Poi però, complice l’intervento della vecchia guardia, è arrivata una svolta tattica e di risultati che ha riportato in alto la sua Juventus.
Non che il Verona fosse un ostacolo insormontabile, anzi, però c’era il rischio di sottovalutarlo un po’ come accaduto contro il Carpi prima delle feste. Il campanello d’allarme evocato abilmente da Allegri nella conferenza stampa della vigilia ha funzionato: i bianconeri sono entrati in campo con la testa giusta indirizzando subito la partita nel verso giusto. E così alla Signora sono bastati appena 9’ per passare in vantaggio: punizione di Dybala e prima gioia per lo Stadium.
Sembrava l’inizio di una goleada, invece il Verona ha tenuto bene il campo imbrigliando la Juve e sfiorando addirittura il pareggio con Pazzini, fermato solo da un grande Buffon. Ma pochi secondi prima dell’intervallo ecco il raddoppio bianconero firmato Bonucci, bravissimo a sfruttare il buco veronese e a insaccare di testa alle spalle di Gollini. La ripresa si è rivelata così ordinaria amministrazione, con i padroni di casa impegnati soprattutto a far segnare Morata, a secco di gol in campionato dal 4 ottobre.
Missione fallita: lo spagnolo ha vagato per il campo senza lasciare il segno, fino a quando Allegri non lo ha sostituito con Zaza. E l’ex Sassuolo ci ha messo appena 3’ ha fare ciò che a Morata non riesce da 3 mesi: palla filtrante di Pogba e punto esclamativo sulla vittoria (37’). “Zaza sta facendo bene ed è un giocatore importante, abbiamo tre competizioni e ci serve l’aiuto di tutti – il pensiero del tecnico bianconero. – Morata non deve abbattersi, durante la stagione capitano gli alti e bassi”. Problemi che tutti vorrebbero avere, perché intanto la Juventus vola e, di questo passo, fermarla sarà sempre più difficile.