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CAMPIONATO SERIE A – La Juve frena con il Sassuolo, la Roma travolge il Chievo e si riavvicina

Non vincere contro il Sassuolo vorrebbe dire gettare a mare quanto fatto contro la Roma”. Detto, fatto. Aveva messo in guardia i suoi Massimiliano Allegri alla vigilia della partita contro il Sassuolo, e a Reggio Emilia ecco arrivare il primo mezzo passo falso della Juventus, che dopo sei vittorie consecutive non è andata oltre l’1-1 contro gli emiliani, ritrovandosi la Roma, vittoriosa contro il Chievo, a -1 in classifica. Primo tempo dai ritmi altissimi, con il Sassuolo in vantaggio grazie alla bella girata di sinistro di Zaza, dimenticato da Chiellini e dalla difesa juventina. Ai bianconeri sono bastati però quattro minuti per rimettere a posto le cose, grazie alla caparbietà di Tevez, che ha recuperato un pallone ormai perso e ha servito Pogba, bravo a trovare il destro a giro sul palo lontano. Il francese è stato il grande trascinatore della Juve nel primo tempo, e soltanto un super Consigli ha evitato il raddoppio in più occasioni. Nella ripresa, però, la Juve, pur facendo la partita, non è stata efficace, complice la serata poco brillante di Pirlo e Llorente, poi sostituiti: “Speravamo nei tre punti – ha detto Allegri – ma il Sassuolo ha giocato una bellissima partita e ci ha creato delle difficoltà. Noi comunque abbiamo sbagliato molto in attacco. Questo risultato non pregiudica nulla – ha proseguito – mancano ancora tante partite e noi veniamo da sei vittorie. Avrei messo la firma per fare sei vittorie e un pari: può capitare di pareggiare ma l’importante è migliorare nelle cose che abbiamo sbagliato. Non è mai facile giocare dopo la pausa per le nazionali, in queste due settimane ho avuto, in alcune sedute, solamente due giocatori a disposizione”.

 

Tutto facile, invece, per la Roma in casa contro il Chievo. Contro squadre solitamente abituate a fare le barricate in trasferta, il gol di Destro (bellissima girata di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo) dopo soli quattro minuti ha decisamente spianato la strada alla formazione di Garcia, che ha chiuso la pratica già nel primo tempo. Ljajic al 25′ ha controllato perfettamente un lancio millimetrico di Totti, ed entrato in area di rigore ha fatto secco in dribbling Zukanovic prima di fulminare Bardi con un destro potente sul palo lontano. Otto minuti dopo è arrivato anche il terzo gol: a segnarlo è stato Totti su rigore per una trattenuta di Dainelli su De Rossi. Il secondo tempo è stato una pura formalità, con la Roma che ha agevolmente controllato risparmiando energie preziose in vista del big match di Champions League di martedì prossimo contro il Bayern Monaco (che in Bundesliga ha strapazzato 6-0 il Werder Brema): “È vero – ha detto Garcia – ho parlato di scudetto venerdì 17 ma ho scoperto solo qui che quel numero non porta bene, da noi è il 13. Diciamo che ho fatto una profezia. In ogni caso la risposta la daremo sul campo con i miei giocatori. Dobbiamo avere sempre questo atteggiamento, anche sabato prossimo a Genova dove sarà una partita bella ma difficile. Con questo atteggiamento vogliamo puntare in alto, ma ora concentriamoci su martedì: sarà un Olimpico di fuoco, pieno, non vedo l’ora”. 

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