Dopo la Champions ecco il campionato. La Juventus batte il Genoa con un secco 2-0 e riassapora così il gusto della vittoria anche in Italia. La domenica di Marassi non passerà alla storia per la prestazione ma forse potrà essere un punto di partenza importante, per ripartire davvero verso le zone alte della classifica.
“Abbiamo vinto una partita con attenzione, difendendo in modo ordinato e senza subire tiri in porta – l’analisi di Allegri. – I ragazzi hanno meritato, faremo di tutto per tornare nei primi posti nel minor tempo possibile. Al momento però è inutile parlare di scudetto, lassù c’è l’Inter ed è giusto che sia lei la prima candidata alla vittoria”.
Sceglie un atteggiamento sornione il tecnico bianconero, consapevole che la sua squadra non è ancora guarita del tutto. Anche ieri infatti si è vista una Juve ben diversa da quelle degli anni precedenti, eppure il vento comincia a girare dalla parte giusta e non appena lo faranno anche le gambe nessun obiettivo sarà precluso. Allegri ha optato per il 4-3-3 di Manchester con alcune differenze: fuori Bonucci ed Hernanes, dentro Barzagli e Lemina.
Solo panchina invece per Dybala, la seconda consecutiva dopo Manchester: un segnale ben preciso nei confronti di Morata e Mandzukic, prime scelte per affiancare l’imprescindibile Cuadrado. Peccato che lo spagnolo si sia fatto male dopo appena 20’, arricchendo così il poco invidiabile score di infortuni muscolari (già 9 complessivi da inizio stagione).
L’ingresso di Pereyra ha però prodotto risultati importanti: al 37’ l’argentino serviva Pogba in ottima posizione, il francese colpiva incredibilmente la traversa ma il pallone sbatteva addosso a Lamanna e poi in rete, per il più beffardo degli autogol. Finale di primo tempo disastroso per il Genoa che al 44’ restava in 10 per l’espulsione di Izzo, costretto al fallo dall’imprendibile Cuadrado.
E nella ripresa la Juve certificava il primo successo in campionato con Pogba, freddissimo nel trasformare il rigore concesso da Valeri per un fallo di Figueiras su Chiellini (60’). Cinismo e concretezza, eccola qua la ricetta bianconera per i primi tre punti della stagione. Ancora poco per lanciare proclami, abbastanza per dirsi fuori dalla crisi. Frosinone (mercoledì) e, soprattutto, Napoli (domenica) ci diranno di più sulle reali ambizioni della Signora.
