Un’altra vittoria per continuare la scalata. La Juventus espugna Carpi e si regala così un Natale ad altissima quota: la sconfitta dell’Inter, infatti, la porta a soli 3 punti dal primo posto, risultato quasi impensabile anche solo un mese fa. Con quello di ieri i bianconeri hanno ottenuto il settimo successo consecutivo, ruolino importantissimo che ha permesso di recuperare punti su tutte le concorrenti. Il calendario poi autorizza a pensare che la striscia sia destinata a durare ancora a lungo: dopo la sosta, infatti, la Juve se la vedrà con Verona, Sampdoria e Udinese, prima di ricevere la Roma nel big match dello Stadium.
Il momento è dunque molto positivo ma guai ad abbassare la guardia: quando lo fanno i bianconeri diventano vulnerabili, come del resto ha dimostrato la partita di ieri. A Modena si è vista una squadra a corrente alternata, capace sì di vincere ma con grande fatica, anche troppa considerando il divario tecnico con il Carpi. Questione di approccio e di concentrazione: i problemi, infatti, sono arrivati soprattutto all’inizio e alla fine.
“Fino all’85’ abbiamo fatto bene, poi le abbiamo combinate grosse – il commento di Allegri. – I ragazzi devono capire che le partite non sono mai del tutto chiuse, contro il Frosinone avevamo pagato a caro prezzo le nostre distrazioni, questa volta invece ci è andata bene. Spero ci serva di lezione, magari avremo una scossa in più per cominciare al meglio il 2016”.
Un po’ di stanchezza è comprensibile e fisiologica, tanto più al termine di un periodo nel quale la Juve ha giocato (e vinto) ogni tre giorni. Emblematica la prestazione di Bonucci, tornato, per un giorno, ai poco edificanti tempi di Delneri, quando ci si chiedeva se fosse adatto a vestire la maglia bianconera. In questi anni il ragazzo ha dimostrato di saperci fare eccome, ieri però è incappato in una giornataccia.
Al 15’ Borriello lo ha puntato e saltato, per poi trovare l’angolo alla sinistra di Buffon con un destro forte e preciso. L’1-0 Carpi svegliava la Juve dal suo torpore: il ritmo s’alzava e i valori tecnici emergevano in tutta la loro evidenza. Al 18’ Mandzukic addomesticava una palla sporca con eleganza e la scaraventava alle spalle di Belec con una girata al volo, per lo splendido gol dell’1-1.
Supermario (lui sì) confermava il suo momento di grazia al 41’: cross di Evra e zuccata vincente per il sorpasso bianconero. Il vantaggio aumentava in apertura di secondo tempo con Pogba, bravissimo nel concretizzare al meglio il lungo lancio di Marchisio (50’). Partita finita? Niente affatto. In pieno recupero la Signora rischiava clamorosamente di rimettere tutto in discussione.
Al 92’ Bonucci (ancora lui) deviava nella sua porta un pallone innocuo e un minuto dopo la difesa di perdeva Lollo, lasciato libero di calciare a pochi metri da Buffon. Per fortuna della Juve l’attaccante ciccava nel peggiore dei modi e i 3 punti restavano appiccicati alla maglia bianconera. Alla fine resta una vittoria importantissima per la classifica, l’ennesima di questo spettacolare inverno juventino. Che ha riportato la Signora a competere per il massimo.